Juan Carlos Ferrero, ex numero 1 del mondo e coach di Carlos Alcaraz, ha rilasciato un’interessante intervista a ClayTennis.com. Lo spagnolo ha parlato degli aspetti migliorabili del proprio pupillo e sottolineato come Jannik Sinner possa fungere da esempio di crescita costante.
Le parole del coach
Ferrero è sicuramente uno degli artefici del successo che ha ottenuto Alcaraz nelle ultime stagioni. Il giovane, a nemmeno 21 anni, è già stato numero 1 del mondo e messo le mani su due prove dello slam. Negli ultimi mesi, però, ha avuto un calo evidente tanto che l’ultimo successo in un torneo risale a luglio (Wimbledon) e l’ultima finale al masters1000 di Cincinnati (agosto).
Da quel momento in poi molte sconfitte dolorose e alcuni problemi fisici hanno fatto capolino nel percorso di crescita del giovane.
Proprio dei miglioramenti da apportare al suo gioco e degli esempi da seguire ha parlato Ferrero ai microfoni di ClayTennis.com. Ricordiamo che il coach non ha potuto seguire Carlitos in Australia e non sarà con lui in campo per altri mesi ancora per via di un’operazione al ginocchio che non gli permette di allenarsi (e nemmeno di giocare a padel, come ha rivelato recentemente).
“È molto giovane, deve continuare a maturare e crescere tanto a livello tattico, imparando a leggere meglio le partite. È importante arricchirsi di informazioni sui rivali che sono in alto insieme a lui, come Sinner, Medvedev, Djokovic, Tsitsipas o Zverev.
Carlos sta migliorando molto in battuta, abbiamo apportato delle modifiche nella biomeccanica del movimento, ma non è facile quando non è il tuo colpo naturale. Commento di Roddick? Lui era un servitore naturale, è facile criticare quando vedi quel colpo in maniera così semplice. Rispetto l’opinione, ma non la condivido: Alcaraz è migliorato tantissimo in battuta.
Djokovic si allena per continuare a vincere e a stabilire nuovi record, adoro vederlo giocare. Più volte ho posto Novak come esempio a Carlos, come già accaduto con Sinner o Nadal. Mi piace che abbia come esempio giocatori che fanno le cose molto bene, voglio che lui impari un pochino da tutti”.