Chi si affermerà come numero due italiano dietro “sua Maestà” Jannik Sinner?

Nell’ultimo anno, il tennis maschile italiano ha visto affermarsi tantissimi giovani giocatori sui palcoscenici più prestigiosi del panorama internazionale. L’emblema del periodo di splendore che sta attraversando il movimento nostrano è Jannik Sinner, cresciuto esponenzialmente fino a raggiungere i traguardi che ormai tutti conosciamo. L’ultimo quello di numero tre al mondo, che presto potrebbe anche migliorare a discapito dell’amico-rivale Carlos Alcaraz.

Come dicevamo, tuttavia, l’altoatesino è “solo” la punta di diamante del mondo della racchetta italico. Alle sue spalle c’è una lunga lista di azzurri di altissimo livello: “ci spingiamo l’uno con l’altro”, è la frase che più spesso ci hanno riferito quando nel corso del tempo li abbiamo intervistati.

E in effetti, sembra proprio che l’ascesa di questa leva di tennisti sia un’ascesa che si nutre di una sana competizione figlia di risultati sempre più prestigiosi: oggi come oggi, l’Italtennis annovera ben cinque rappresentanti in top-100 nati dopo il 2000. Certi numeri non vengono mai fuori per caso…

La corsa al “numero 2” – A questo punto della stagione, dando per scontato che nessuno scalfirà la leadership di “Sua Maestà” Jannik Sinner, la domanda che ci – e vi – poniamo è: chi si attesterà nei prossimi mesi come seconda forza del movimento maschile azzurro? Abbiamo provato a fare una previsione. Vediamo che n’è uscito.

La corsa al numero 2 azzurro: i 7 candidati e le nostre ‘quotazioni’

Attualmente, il numero due italiano è Lorenzo Musetti, situato alla piazza 27 del ranking mondiale. Il tennista toscano, ormai da tre anni protagonista del circuito Atp, ha toccato nella scorsa stagione il best ranking di numero 15, ma poi la corsa ha subito un brusco rallentamento complice una crisi di gioco e di risultati che purtroppo ancora va avanti.

Le prospettive del classe 2002 di Carrara le abbiamo approfondite recentemente, soffermandoci sul fatto che la parentesi sulla terra battuta europea sarà cruciale in termini di classifica e, soprattutto, sotto l’aspetto mentale. La speranza è che il rosso – superficie più congeniale al suo tennis – possa ridargli fiducia e stimoli per il prosieguo di 2024. Se si ritrovasse sarebbe uno dei candidati più autorevoli nella corsa al numero 2 del prossimo futuro, ma oggi come oggi non ce la sentiamo di dire che lo sarà certamente.

Anche perché dietro di lui vi sono un paio di giovanissimi giocatori che stanno facendosi largo a suon di grinta senza trascurare la qualità. Ci riferiamo a Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli, entrambi reduci da un finale di 2023 e da un inizio di 2024 molto positivo. Il ligure e il romano – classe 2001 e classe 2002 – si trovano rispettivamente alla posizione numero 41 e 69 della graduatoria Atp, hanno palesato grandi progressi e promettono di avere altrettanti margini di miglioramento. Il primo si esprime meglio sul cemento outdoor, il secondo nasce come ‘terraiolo’ ma ha trovato con l’indoor europeo un feeling speciale che potrebbe valergli oro nel finale di stagione. Non crediamo di sbilanciarci troppo se diciamo che sia Matteo che Flavio possono potenzialmente chiudere l’anno tra la 20esima e la 40esima posizione.

In tale ‘range’ dovremmo inoltre aspettarci Lorenzo Sonego, il quale, un po’ come Musetti, proviene da un anno ad intermittenza e non ha di recente lanciato segnali positivi. Il 28enne torinese, tuttavia, è rappresenta l’attuale numero 49 al mondo e con qualche buon risultato può benissimo rilanciarsi, prendere fiducia e tornare in top-25. Oltre non ci giureremmo.

Detto ciò, passiamo ad altri due enfant terrible del movimento nostrano: Luciano Darderi e Luca Nardi. L’italo-argentino, fresco del trionfo all’Atp 250 di Cordoba, è un classe 2002 di grande sostanza, dotato di un carattere determinato e di un dritto molto potente. Oggi, il “Toro” è la 77esima forza del ranking mondiale e tutto lascia presagire che la sua ascesa verso i massimi livelli possa spingersi ben oltre. In ogni caso, però, prima di dire che può attestarsi come numero due azzurro vorremmo riservarci di vedere se ha fatto progressi sul cemento, superficie che finora non gli ha regalato grandissime gioie.

Per Nardi, invece, il discorso è diverso: il pesarese è uno dei prospetti più interessanti a livello tecnico, anzi il più interessante in assoluto. Dall’altro lato, tuttavia, negli ultimi due anni ha palesato qualche limite di troppo nella gestione delle partite e nella costanza di rendimento. La sensazione è che nella mente di Luca non sia ancora scattata quella scintilla necessaria al salto di qualità. Oggi il classe 2003 si trova di poco fuori dalla top-100 e siamo sicuro che a breve romperà questo muro. Ma non ce la sentiamo di affermare che riuscirà a contendersi la seconda piazza azzurra con il resto della truppa. S’intende quest’anno, ovviamente.

Dulcis in fundo veniamo a uno degli uomini più attesi del tennis internazionale, Matteo Berrettini. Anche di quest’ultimo abbiamo approfondito la situazione nei gironi scorsi, e non neghiamo di avere altissime aspettative dal suo rientro in campo. L’unico dubbio è quello di sempre, ovvero il dubbio relativo alla tenuta fisica nel corso della stagione. Stavolta, però, ce la sentiamo di sbilanciarci: complice lo scarso bottino di punti accumulati nel 2023, il tennista romano ha dinanzi a sé lautissimi margini di guadagno in ottica ranking, e, a nostro parere, se dovesse ingranare la marcia non ce ne sarà per nessuno. Insomma, confidiamo nel lavoro che sta svolgendo e nel prezioso aiuto di Francisco Roig, suo nuovo coach dopo la separazione con Vincenzo Santopadre.

La nostra griglia definitiva

1. Jannik Sinner
2. Matteo Berrettini
3. Lorenzo Musetti
4. Matteo Arnaldi
5. Flavio Cobolli
6. Lorenzo Sonego
7. Luciano Darderi
8. Luca Nardi