Sei milioni di euro per chi vince il torneo. Un milione e mezzo di euro per il solo gettone di presenza. Sono le cifre stratosferiche che i migliori tennisti del mondo avranno a disposizione per partecipare ad un nuovo torneo, che si svolgerà nel mese di ottobre 2024 in Arabia Saudita.
Niente di ufficiale, sulla carta è solo un torneo di esibizione. Hanno detto sì i seguenti giocatori: le due leggende viventi, Novak Djokovic e Rafael Nadal, e sostanzialmente i migliori giocatori del globo in questo momento, in rigoroso ordine di classifica mondiale, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev, Jannik Sinner e Holger Rune.
Un seeding degno delle Atp Finals, con molto più soldi a disposizione. Questo è il quadro stellare in cui si svolgerà il “6 Kings Slam”, questo il nome (decisamente poco sobrio) inventato dagli organizzatori. Per renderci conto di quanti soldi parliamo, basti pensare che Sinner, vincendo all’Australian Open, ha portato a casa circa due milioni di euro, un terzo di quanto guadagnerà il vincitore del torneo arabo, poco più della fee garantita per la sola partecipazione.
L’Arabia Saudita e lo sport: una valanga di soldi a disposizione
E’ l’ennesimo segnale del fatto che l’Arabia Saudita – Paese accusato di violare anche i più minimi diritti fondamentali delle persone – ha ormai individuato nello sport uno strumento per ripulire la propria immagine a livello internazionale. A disposizione di questo progetto mette una valanga di soldi. Oltre al tennis, l’Arabia Saudita ospita già un Gran Premio di Formula 1 e di MotoGP, il Rally di Dakar, incontri di pugilato, circuiti alternativi di golf e padel e le supercoppe di calcio spagnola e italiana.
L’Arabia Saudita si candida anche ad ospitare anche il Masters femminile. Alcune leggende della racchetta come le americane Chris Evert e Martina Navratilova hanno recentemente lanciato un appello alla WTA affinché rinunci a questo progetto, anche se la tunisina Ons Jabeur (attuale n. 6 del ranking) ha affermato che “la gente deve essere più informata” sui Paesi del Golfo, dove negli ultimi anni sono state attuate riforme sociali ed economiche.
La concorrenza araba a suon di milioni, allarme nel circuito ATP
Il torneo si giocherà nel mese di ottobre, probabilmente tra i 1000 di Shanghai e Parigi Bercy, e questo creerà senz’altro grande discussione. In quel periodo si disputano tornei importanti a livello ATP, e il presidente Gaudenzi di sicuro farà sentire la sua voce, anche se gli organizzatori si stanno già adoperando per stilare un calendario che non entri in conflitto con gli obblighi dei giocatori stessi nei confronti dell’ATP. o meglio, che consenta di aggirarle.
Si sono levate molte critiche verso i tennisti. Da una parte c’è chi sostiene che si stiano prestando ad una sfacciata operazione che mette insieme marketing e politica, dall’altra c’è chi riconosce che, essendo dei professionisti, non possano rinunciare (ed abbiano tutto il diritto di farlo) a somme economiche di questo tipo.
Quel che è certo è che la concorrenza dell’Arabia Saudita aumenta, il circuito deve iniziare a preoccuparsi. Perché è vero che si tratta di un torneo-esibizione, ma la scommessa degli organizzatori è che il montepremi stellare per il vincitore del torneo possa in qualche modo obbligarli a dare il massimo, il tutto a beneficio dello spettacolo. Staremo a vedere.
I commenti sono chiusi.