Com’è davvero la “vita di spogliatoio” tra i tennisti? Le rivelazioni di Nick Kyrgios

Il tennis, si sa, è uno sport particolare, così come particolare è la vita dei tennisti: sempre in viaggio, a volte accompagnati soltanto da quel ristretto numero di collaboratori; sempre alla ricerca di vittorie e punti, e quindi di montepremi e potenziali sponsor; per non parlare dei pochi sfizi e dei tanti sacrifici, nonché del fatto che in campo non c’è angolo che tenga, si può fare affidamento soltanto sulle proprie forze. Il tutto inserito in un contesto in cui, nella maggior parte dei casi, i giocatori sono chiamati a sostenere un’enorme pressione mediatica, soprattutto nell’epoca dei social.

Kyrgios, Medvedev e il retroscena risalente allo US Open

Quelle appena elencate sono tutte componenti ben note per chi si interessa al mondo della racchetta in modo un po’ più approfondito. Se c’è però però un aspetto di questo sport che davvero in pochissimi conoscono è che i tennisti sono meno soli di quanto lo si dipingano nell’immaginario collettivo…

A raccontare un episodio emblematico del fatto che la solitudine nel tennis sia un ‘falso mito’ è stato Nick Kyrgios, il quale, in attesa di guarire dall’infortunio, continua ad apparire in tv con buona frequenza. Stavolta, l’australiano ha partecipato al programma “Good Trouble” con Gordon Ramsey.

“La cosa interessante è che si pensa che il tennis sia uno sport solitario. Ma alla fine fai la doccia con gli altri, tutti fanno la doccia nello stesso posto, mangiano nello stesso posto. Stai assieme al tuo avversario fino a pochi minuti prima di entrare in campo, ed è la cosa più incredibile di questo sport”, ha esordito il tennista aussie, chiamato appunto a parlare dei dietro le quinte del tennis.

“The Quick” ha poi approfondito il concetto raccontando un aneddoto risalente allo US Open 2022: “Io e Daniil Medvedev stiamo per scendere in campo, eravamo insieme nello stesso spogliatoio, avevamo guardato la fine dei match precedenti, e ci preparavamo le cose insieme. Dopo siamo scesi in campo. Alla fine del match siamo tornati subito in spogliatoio, ci siamo cambiati, abbiamo fatto la doccia ed eravamo le uniche due persone nello spogliatoio”.

“Non è lo stesso contesto di uno sport di squadra, ma ti sembra di condividere la stessa cosa. Hai appena giocato davanti a milioni di persone contro questa persona, contendendogli centinaia di migliaia di dollari, e poi ti fai la doccia di fianco a lui”, ha aggiunto Kyrgios, che poi ha concluso il suo intervento sottolineando una sfumatura negativa di questi numerosi incontri ‘privati’ con gli avversari: “Così è difficile trovare un equilibrio”.