Jannik Sinner è stato ufficialmente invitato da Amadeus a partecipare in qualità di ospite speciale alla prossima edizione del festival di Sanremo. Un invito arrivato direttamente dai social e che ha scatenato la polemica tra chi lo vuole a tutti i costi e chi preferisce lasciarlo pensare al tennis. Tra questi, il presidente della FITP Angelo Binaghi.
L’uscita infelice e la difesa di Binaghi
Questa volta il caro Amadeus ha fatto un’uscita che poteva benissimo evitarsi. Già dopo la vittoria della Coppa Davis, il presidente Binaghi, intervenuto al TG1 insieme al presentatore, aveva declinato un invito per l’intera squadra. Il motivo? Far restare tutti i giocatori con i piedi per terra e concentrati sul tennis, visto che la stagione continua e non finisce alla Rod Laver Arena.
Amadeus, però, mai domo, ha deciso di farla grossa e creare un’altra (inutile) polemica attorno al nostro Jannik. Tramite i suoi account social, lanciati da Chiara Ferragni durante la scorsa edizione (pubblicità gratuita, almeno lato Rai, a Instagram? Ai posteri l’ardua sentenza), è arrivato l’invito all’indomani della vittoria. Ieri, però, ha dovuto ritrattare, visto il polverone alzatosi attorno ad un possibile rifiuto. Non sarebbe stato meglio invitare privatamente il giovane e, ad un rifiuto, non esporre ai quattro venti la mancata partecipazione?
Insomma, una mossa evitabile per non mettere ancora una volta nell’occhio del ciclone un ragazzo di 22 anni che di mestiere fa il tennista e non può pensare a fare la comparsa a Sanremo come qualche vecchia star in parabola discendente per guadagnare l’appoggio del pubblico.
Ieri, ai microfoni dell’Ansa, è dovuto intervenire un’altra volta Binaghi, che non ha lasciato interpretazioni su cosa dovrebbe fare Sinner: ringraziare e declinare l’invito.
“Se Jannik andasse al Festival di Sanremo sarebbe una delusione. Tutti andrebbero, ma lui è diverso e parlo contro i miei interessi perché Sinner a Sanremo sarebbe una grande promozione per noi. Anche la Meloni gli ha detto che dovrebbe andare, ma Sinner va protetto da tutti: da dirigenti perché non va strumentalizzato, dai giornalisti e anche da Sanremo.
Mi ci metto io a petto nudo se serve. Se tutti insieme vogliamo scrivere una storia diversa dobbiamo proteggerlo.
Lui è un personaggio molto positivo anche al di fuori del tennis e dello sport.
Alla Premier Meloni ho detto che mi auguro sia uno straordinario strumento per trasmettere concetti positivi soprattutto alle nuove generazioni. Sinner è un italiano diverso dallo stereotipo al quale siamo abituati”.
I commenti sono chiusi.