Alexander Zverev è stato accusato di violenze domestiche da Brenda Patea, sua ex fidanzata, nel 2020. Nelle ultime ore la questione è tornata in auge perché è stata stabilita la data del processo. Ecco cosa ne pensano i suoi colleghi del circuito Atp e Wta. Nel frattempo, il tedesco è stato eletto nel consiglio dei giocatori Atp.
La situazione
Zverev il prossimo 31 maggio dovrà comparire in tribunale per chiarire la sua posizione nelle accuse di violenze domestiche subite dalla sua ex compagna Patea. Come vi abbiamo raccontato ieri, il tedesco è stato già giudicato colpevole da un tribunale distrettuale, che ha deciso di imporgli una multa di €450.000. Sascha, però, contrario alla condanna ha scelto di andare in tribunale (con il pagamento della multa si sarebbe chiuso l’iter processuale) per dimostrare la propria innocenza.
Il processo si terrà il prossimo 31 maggio, durante il Roland Garros (non sarà obbligatoria la sua presenza, ma è difficile pensare che non ci sarà almeno come testimone).
Intanto, il finalista allo US Open 2020 è stato eletto membro del consiglio dei giocatori Atp poco prima della notizia ufficiale del nuovo processo. Una novità che non ha scalfito minimamente le sue certezze, che ha confermato che rimarrà al suo posto e non si dimetterà dalla carica.
“Perché dovrei dimettermi? Credo di avere il sostegno dei miei colleghi. Nessuno mi ha mai detto niente e non vedo perché dovrei pensarlo. Alcuni giornalisti mi hanno confidato che dei loro colleghi sono più interessati a ricevere clic sui loro articoli che di approfondire la vicenda e capire la realtà”.
Il giudizio dei colleghi
Durante l’Australian Open, sono stati intervistati diversi colleghi di Zverev. Nessuno si è voluto veramente esporre sulla vicenda.
“Sicuramente stanno succedendo alcune cose e capisco che se ne parli. Dall’altra parte, però, non so cosa dirti riguardo il consiglio dei giocatori. Dovrei rispondere solo a cosa riguardo la totalità degli interessati e non del singolo” (Grigor Dimitrov).
“Non penso di essere in grado di dare un giudizio perché non ne so abbastanza” (Stefanos Tsitsipas).
“Non ho nessuna opinione in questo momento” (Casper Ruud).
“Difficile da commentare perché non ho le basi per farlo” (Cameron Norrie).
“Non sono nella posizione di poter giudicare. Penso che possa farlo solamente l’Atp. Sicuramente, non è bello che un giocatore con queste accuse ricopra un ruolo così importante” (Iga Swiatek).
I commenti sono chiusi.