Brisbane, Nadal prima dell’esordio: c’è vita oltre al tennis

Ci siamo quasi: Rafael Nadal è pronto all’esordio all’Atp250 di Brisbane contro Dominic Thiem. Lo spagnolo, in un’intervista con la BBC, ha rivelato di non essere spaventato dall’idea di ritirarsi e che c’è molta vita oltre al tennis.

I pensieri di Rafa

Dopo quasi un anno, Nadal è pronto a tornare sul terreno di gioco per una partita del circuito maggiore. Il 22 volte campione slam è atteso domani all’esordio all’Atp250 di Brisbane contro il campione dello US Open 2020, Thiem. Finalmente, si torna a fare sul serio al termine di un percorso riabilitativo che l’ha visto affrontare diverse operazioni e momenti di buio.

Il 2024, con tutta probabilità, sarà il suo ultimo anno nel circuito. Rafa, però, dagli allenamenti con Holger Rune e Andy Murray degli ultimi giorni, sembra poco convinto di girare per il mondo solamente per salutare avversari e tifosi. Lo spagnolo torna per regalarsi ancora emozioni e, perché no, nuovi record.

“Anche se so che è quasi impossibile dopo tutte le cose che ho dovuto passare, l’età e i problemi fisici, se non avessi la motivazione e la speranza di combattere per qualcosa che ancora mi dà motivazioni, probabilmente non avrei preparato la stagione nella maniera in cui l’ho fatto.

Ho provato a mettermi nelle condizioni per cui in pochi mesi possa competere per ciò che mi interessa.

Il problema al piede ci sarà per sempre, ma onestamente in questo momento mi sento molto bene. Non ho molti problemi. Sono in grado di allenarmi e divertirmi ad ogni allenamento. La cosa più importante per me è sapere di potermi allenare senza sentire alcun dolore. Non mi importa poi se vinco o perdo, l’importante è non avere dolore.

La cosa che più mi spaventa e mi fa pensare al ritiro, infatti, sono i dolori cronici che mi porto dietro.

In ogni caso, non sono un ragazzo che pensa solo al tennis. Credo che mi aiuti molto, ma ho altre cose nella vita di tutti i giorni. Ho molti progetti che mi terranno attivo e mi motiveranno ad esplorare nuovi mondi. Sicuramente, però, sarà qualcosa a cui dovrò adattarmi.

Non è facile smettere di fare qualcosa che hai fatto per tutta la vita, ma non sono spaventato da questa cosa”.