Rappresentanti in top300, guida la Francia. Ma qual è la nazione che sta meglio?

Oggi vogliamo parlarvi di una classifica più veritiera della semplice top10 stilata dall’Itf al termine della Coppa Davis (dove figuriamo per la prima volta nella storia al primo posto). Ecco il numero di rappresentanti in top300 di ciascuna delle prime dieci Nazioni del mondo: guida la Francia, ma qual è quella che sta veramente meglio?

La top3

Francia, Italia e Stati Uniti. Queste sono le tre Nazioni con il maggior numero di tennisti nelle prime trecento posizioni del mondo.

I transalpini guidano con ben 36 rappresentanti (14 dei quali tra la posizione numero 200 e la 300). Gli assi sono rappresentati da Arthur Fils (da cui ci si aspetta moltissimo), Luca van Assche e il redivivo Ugo Humbert. L’età sembra poter essere dalla loro parte (media di 26 anni tra i 36 giocatori analizzati), ma (al netto di un’esplosione di Fils) ad oggi non ci sono tennisti che possono sembrare all’altezza di un successo slam.

Seconda posizione a parimerito tra noi e gli Stati Uniti. Inutile girarci attorno: il movimento italiano è in salute come non mai. Abbiamo 29 giocatori in top300 (di cui 11 tra il numero 200 e il 300) e un’età media di 26 anni. La cosa che più fa sognare gli italiani è che i migliori nel ranking sono molto giovani (basti pensare a Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi) e uno di loro è già in top5 e pronto al grande successo negli slam (Sinner).

Gli Stati Uniti hanno l’età media minore delle prime dieci Nazioni del mondo (25,4) e 29 giocatori in top300. Sono ben quattro i rappresentanti in top20 (il più anziano ha 26 anni, Tommy Paul) e il livello generale è molto alto. Certo, non siamo ai fasti dell’epoca di Andre Agassi e Pete Sampras, ma nel mezzo gli States potrebbe pescare un jolly (che non si tratti di Ben Shelton?). Una grossa mano al movimento è data dalla grande quantità di tornei Itf e Challenger che si svolgono nel Paese nel corso della stagione. Grazie a questi, i giovani possono farsi le ossa e guadagnare punti per partecipare ai tornei più importanti fuori dai propri confini.

Le inseguitrici

Più staccate troviamo l’Argentina, l’Australia, la Spagna e la Russia.

I sudamericani vantano 23 giocatori in top300, ma manca la vera e propria punta di diamante. Negli anni ci sono stati i vari Juan Martin del Potro, Juan Monaco, Diego Schwartzman (parlando solamente degli ultimi dieci anni), ma adesso sembra mancare il vero asso nella manica. Ad oggi, infatti, Sebastian Baez e Francisco Cerundolo non sembrano poter puntare la top10.

Per l’Australia potremmo usare gli stessi aggettivi degli Stati Uniti: tanti tornei in casa per far crescere i propri talenti. I giocatori in totale sono 18 e l’età media appena di 25,5 anni. Il problema? Nonostante i grandissimi risultati in Coppa Davis, una nazione non può sperare di mettersi tra i candidati ad uno slam con Alex de Minaur. Che il jolly non possa essere di nuovo Nick Kyrgios (ad oggi fuori dalla top300)?

Discorso diverso per Spagna e Russia. Le Furie Rosse hanno Carlos Alcaraz che potrebbe togliere le castagne dal fuoco per almeno 15 anni. Il murciano è senza dubbio un talento epocale ed ha già vinto slam ed è stato numero 1 del mondo. Dietro di lui, però, c’è ben poco (appena altri 12 giocatori in top300).

Stessa cosa vale per la Russia. Si tratta dell’unica Nazione che può vantare in top10 due giocatori, ma dietro di loro si latita. I rappresentanti in top300 sono appena dieci (ad onore del vero occorre dire che quasi tutti sono in top100).

Le Nazioni più indietro

Per quanto riguarda Germania, Gran Bretagna e Serbia il discorso può essere il medesimo. In tutte e tre, infatti, è mancato il ricambio generazionale che ci si doveva aspettare. I tedeschi sono fermi ad Alexander Zverev e ad alcuni ritorni di veterani (come Jan-Lennard Struff). La dimostrazione è data dai dieci nomi in top300 (età media di 27,3 anni). Idem per la Gran Bretagna, che si aggrappa ad Andy Murray e Daniel Evans (nove tennisti con 28 anni di media), con la speranza che il fisico regga a Jack Draper.

La Serbia, come immaginabile, è Novak Djokovic. I tennisti in top300 sono appena cinque e Miomir Kecmanovic e Hamad Medjedovic non sembrano poter ripercorrere le orme di Nole.

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