Finita la stagione, è tempo di bilanci. E come ogni anno in questo periodo è stata stilata la classifica dei tennisti che hanno accumulato il maggior bottino in termini di montepremi. Vi diciamo subito che Jannik Sinner si è attestato appena giù dal podio facendo registrare un nuovo record nella storia del movimento italiano.
La classifica dei tennisti che hanno guadagnato di più nel 2023
Il primo classificato di questa speciale graduatoria non poteva che essere lui, Novak Djokovic, numero uno al mondo e vincitore di tre dei quattro slam che si disputano nel corso dell’anno. Il serbo, che nel 2023 ha vinto anche le Nitto Atp Finals e i tornei di Adelaide e Cincinnati, ha guadagnato ben 15.952.044 di dollari, portando il totale dei suoi ricavi col tennis a 180.643.353 di dollari.
Alle sue spalle troviamo colui che gli ha impedito di fare il Grande Slam aggiudicandosi il titolo a Wimbledon. Ovvero Carlos Alcaraz, numero due al mondo che prima di imporsi sull’erba di Londra aveva dettato legge a Buenos Aires, Indian Wells, Barcellona, Madrid e al Queen’s. Lo spagnolo ha guadagnato 10.753.431 di dollari. Qualche spicciolo in più – si scherza – del terzo classificato, Daniil Medvedev, il quale ha arricchito il suo conto in banca di 9.239.679 di dollari grazie soprattutto ai successi di Rotterdam, Doha, Dubai, Miami e Roma.
Appena dietro il russo, invece, troviamo il nostro Jannik Sinner. L’altoatesino, protagonista di una stagione semplicemente straordinaria, condita dai titoli a Montpellier, Toronto, Pechino e Vienna, nonché dal raggiungimento dell’ultimo atto delle Atp Finals e dal trionfo in Coppa Davis, ha fatto suoi 8.349.392 di dollari.
Una cifra che gli ha consentito di diventare il giocatore azzurro che più ha guadagnato in una singola stagione. Ad oggi, il classe 2001 tirolese ha incassato un totale di 15 milioni di dollari grazie ai soli Prize Money. Gliene basteranno altri 3 per acciuffare Fabio Fognini (18 milioni) al primo posto della classifica dei tennisti italiani che hanno guadagnato di più in carriera. Tutto lascia presagire che vi riuscirà già nel 2024.
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