Next Gen Atp Finals, Arthur Fils perde e lancia la polemica

Arthur Fils era, alla vigilia, il grande favorito delle Next Gen Atp Finals di Gedda. Il francese, però, si è arreso ad Hamed Medjedovic in finale e, al termine della sfida, ha lanciato la polemica contro gli organizzatori e ha ammesso che non parteciperà più alla competizione di fine anno.

La polemica di Arthur e i prossimi impegni

Fils era sicuramente il giocatore più atteso delle Next Gen Atp Finals di Gedda. Al contrario delle stagioni precedenti, infatti, il livello medio dei tennisti si è nettamente abbassato, visto anche l’exploit dei pari età dei partecipanti (Carlos Alcaraz e Holger Rune si sono qualificati alle Atp Finals, mentre Ben Shelton e Lorenzo Musetti hanno preferito non partecipare al torneo saudita). Proprio per questo, c’era molta curiosità e attesa attorno al giocatore con il ranking migliore (il francese è numero 36 del mondo).

Le attese, però, si sono sciolte durante la finale di ieri, quando la testa di serie numero 6, il serbo Medjedovic, è riuscito ad avere la meglio al termine del quinto set. Una sconfitta che non è assolutamente andata giù al transalpino che, in un’intervista con Le Equipe al termine del torneo, ha espresso tutte le perplessità riguardo le lunghe pause tra i set.

Le Next Gen Atp Finals, infatti, con l’abolizione del riscaldamento e l’abbassamento del numero totale dei game da vincere a quattro è nata con l’idea di velocizzare il gioco. I dieci minuti di pausa tra un set e l’altro visti a Gedda, al contrario, hanno dilazionato (senza alcun senso) la durata di questi, facendo perdere il ritmo della gara ai giocatori in campo.

La regola delle lunghe pause al termine dei set interrompe il ritmo del gioco e potrebbe essere usata strategicamente per influenzare l’esito della partita. Con tutta probabilità, questa sarà l’ultima volta che parteciperò ad un torneo con delle regole così strane”.

Nel prosieguo dell’intervista, Fils ha svelato che nelle prossime settimane si allenerà con Rafael Nadal in Kuwait prima di partire per la volta dell’Australia.

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