Un ex ciclista francese ha chiesto la sospensione di Novak Djokovic

Sta montando un caso nelle ultime ore circa il rifiuto di Novak Djokovic per un test antidoping un’ora e mezza prima della sfida di Coppa Davis contro Cameron Norrie. L’ex ciclista francese Marc Madiot, criticando il serbo, ne chiede la sospensione immediata.

Cos’è successo a Malaga

Una storia che, durante la competizione, non era venuta alla luce, ma che ora ha preso le prime pagine di diversi quotidiani sportivi. Prima della sfida dei quarti di finale contro Norrie, Djokovic ha rifiutato di sottoporsi ad un test antidoping. Lo stesso serbo ha ammesso la sussistenza del fatto e si è così spiegato ai microfoni di un’emittente nazionale.

“Ho avuto una breve discussione con gli addetti dell’agenzia antidoping. Non riesco a credere che abbiano preso una decisione simile. In 20 anni di carriera non mi è mai capitato di dovermi sottoporre a un controllo antidoping un’ora e mezza prima di una partita.

Ho la mia routine personale prima delle partite, non posso essere distratto da persone che chiedono le mie urine e mi tolgono del sangue dal mio corpo. Si è trattato di una situazione surreale e poco logica”.

L’accusa

Sono sorti, nonostante le spiegazioni di Nole, molti dubbi riguardo la bontà del suo rifiuto. Tra tutti, la voce che si è fatta sentire di più è quella dell’ex ciclista francese Madiot, che ha chiesto una sospensione immediata del numero 1 del mondo dal circuito professionistico.

“Ci sono regole per essere testati prima e dopo le competizioni. Se il corpo antidoping della Federazione facesse il suo lavoro, il signor Djokovic andrebbe sospeso. Si è rifiutato di fare un test antidoping prima della partita e l’ha fatto solamente dopo. Nel ciclismo, se rifiuti un test sei considerato immediatamente come positivo. Quando viene appurata la positività, si riceve anche una penalizzazione economica.

Non hai il diritto di rifiutare un test, questa è la regola. Nei vari prodotti dopanti in vendita, ci sono alcuni che possono essere riscontrati nel sangue solo in un ristretto arco temporale. Se non vieni sottoposto al test prima della partita, le sue tracce possono perdersi prima della fine dell’incontro.

Questo è il semplice motivo per cui è stato introdotto il test prima dei match. Il fatto che sia stato solamente richiamato è qualcosa di irreale”.