I consigli di Marcel Jacobs a Jannik Sinner e l’appuntamento al 2024

Jannik Sinner ha ricevuto l’ennesimo endorsement dopo delle Atp Finals vissute da assoluto protagonista. Questa volta è toccato al vincitore delle medaglie d’oro nei 100m e nella staffetta 4X100 alle Olimpiadi di Tokio: Marcel Jacobs. Il velocista, sulle colonne della Gazzetta dello Sport, ha voluto dare alcuni consigli al numero 4 del mondo.

Attenzione ai social media e l’appuntamento del 2024

Jacobs è sicuramente uno degli atleti italiani più riconosciuti a livello globale. Il nativo di El Paso ha portato la prima medaglia d’oro della storia alle Olimpiadi nei 100m e nella staffetta 4X100, acquistando un livello di popolarità globale fuori da ogni tipo di logica. Dopo quel momento, però, qualcosa si è rotto e Marcel è dovuto tornare ad allenarsi negli Stati Uniti per cercare concentrazione e tranquillità.

Attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport, il campione olimpico in carica ha voluto scrivere delle bellissime parole per Sinner. L’obiettivo? Metterlo in guardia sui risvolti della crescente popolarità e dandogli appuntamento alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Caro Jannik, sei un grande. Ho seguito a distanza le tue imprese, come tutti gli italiani, e sono super felice per te, per come non ti sei staccato un attimo dal perseguire il tuo sogno, quello che avevi da bambino, dopo aver fatto anche tu, come me, una scelta tra discipline diverse. Con coraggio, perseveranza e fatica. Sei il primo italiano ad aver disputato la finale delle Atp Finals e sei giovanissimo, hai davanti a te un percorso lungo e costellato di vittorie.

Mi sono sentito anch’io, come te, investito all’improvviso da una popolarità a cui non ero abituato. Non ti far distrarre, non credere alle luci della ribalta e soprattutto dei social. Ma vedo che anche tu sei centrato su te stesso, sulla tua anima, sulla tua volontà. Sulla squadra e la famiglia che sono al tuo fianco. Se posso darti un consiglio, di cui probabilmente non hai bisogno, non perdere mai di vista i valori, l’autenticità delle relazioni umane, dell’amicizia. Il sostegno di chi ti vuole bene e di chi vede in te un modello. Sono sicuro che avrai la forza di guardare oltre la linea dell’orizzonte, all’inseguimento di altri sogni che in alcuni momenti magici riusciamo ad afferrare e in questo modo a far sognare anche altri.

Mi ha entusiasmato il tuo modo di affrontare le sfide, di non arrenderti mai, di voler migliorare sempre, di non lasciarti intimidire dall’avversario, anche se si chiama Djokovic ed è un mostro sacro. Non ci sono limiti a quello che puoi fare. Cercheremo di tenere alta la bandiera italiana ovunque, anche ai Giochi di Parigi”.

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