Atp Finals, Alcaraz critica la superficie di gioco e lancia un’altra stoccata sulle palline

Non è stato un esordio semplice, quello di Carlos Alcaraz alle sue prime Atp Finals. Nel primo match del girone a quattro di cui fanno parte anche Daniil Medvedev, Andrey Rublev e Alexander Zverev, il numero due del mondo è stato sconfitto in tre set proprio dal 26enne tedesco, al termine di un match tutt’altro che esaltante.

Lo spagnolo, d’altronde, arriva a queste Finals in uno dei suoi momenti di forma peggiori della stagione, reduce da un infortunio che l’ha costretto a saltare gli ultimi tornei dell’anno, tra cui il Masters 1000 di Parigi-Bercy. Lui, però, nelle dichiarazioni post partita, non cerca scuse, almeno da questo punto di vista: “Sono uno dei giocatori che ha disputato più match nell’anno. Mi sento bene fisicamente, probabilmente non ho giocato molto nelle ultime settimane ma non penso sia stato un problema per questa partita”.

La critica arriva, invece, bella diretta, sulla scelta della superficie di gioco. Qui Alcaraz è lapidario: “Si tratta sicuramente della superficie più veloce del circuito, non so perché sia stata scelta. Gli altri campi in cemento su cui giochiamo, anche indoor, sono più lenti, non giochiamo mai su una superficie così veloce durante l’anno”. In realtà è tradizione che i campi delle Atp Finals, non solo qui a Torino, siano tra i più veloci della stagione. Uno dei motivi, tra l’altro, per i quali Rafael Nadal – non propriamente a suo agio su questo tipo di superficie – abbia sempre chiesto che le Finals si giocassero, a rotazione, su tutte le superfici.

Richiesta che, almeno per il momento, non viene ribadita dal connazionale Alcaraz, che però lancia una stoccata verso l’Atp sulla tanto discussa questione legata alle palline che vengono utilizzate durante la stagione. “Qualcosa deve essere fatto, è incredibile che capiti di giocare quattro tornei di fila con quattro palline diverse. Ogni parte di stagione dovrebbe avere le stesse palline. Se ho capito bene, abbiamo giocato quest’anno con 21 palle diverse. Pazzesco. Alcuni giocatori si sono pure infortunati a causa di questo. Se la ATP vuole i migliori giocatori in ogni torneo, questa cosa va cambiata”.

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