Nuovo attacco di Novak Djokovic nei confronti dell’Atp per quanto riguarda i diritti dei giocatori. Il serbo, ancora una volta, ha ribadito come la sua PTPA (Professional Tennis Players Association) sia molto più attenta ai tennisti rispetto alla federazione internazionale.
Le parole di Nole
Sono anni che Djokovic combatte in favore dei diritti dei giocatori. Fino a qualche tempo fa lo faceva attraverso il consiglio dei giocatori dell’Atp, ma dal periodo Covid in poi ha creato la PTPA. L’associazione mirava a sostituire in poco tempo la federazione internazionale, proponendosi come alternativa futura e necessaria.
Dopo due anni, i successi sono stati pochi (per non dire nulli) e i rimpianti per il serbo sono molti. Quasi nessuno dei protagonisti del circuito si è unito alla PTPA, rimanendo tutti fedeli alla storica Atp. La cosa non ha mai soddisfatto il numero 1 del mondo che, ancora una volta, è tornato a parlare (in maniera poco lusinghiera) dell’associazione mondiale dei tennisti professionisti.
“Alcuni corpi governativi nel nostro sport non sono così in supporto della PTPA. O meglio, la ignorano completamente. Noi, però, siamo qui e ogni giorno stiamo diventando sempre più forti. Stiamo guadagnando a poco a poco la fiducia e il supporto dei giocatori, che sono i protagonisti indiscussi del nostro sport.
Gli stessi tennisti che stanno riconoscendo l’importanza della PTPA come organizzazione che possa rappresentare i loro diritti. Il motivo? Alla fine della fiera, siamo l’unica associazione che ha a cuore al 100% gli interessi dei singoli giocatori”.
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