All’Atp500 di Tokyo abbiamo un nuovo campione nel circuito Atp. Il giovane Ben Shelton ha sconfitto in finale il russo Aslan Karatsev e ha alzato al cielo per la prima volta in carriera un trofeo tra i grandi. Una partita gestita alla perfezione e vinta con il risultato di 75 61.
La prima volta non si scorda mai
Dopo gli incredibili risultati nelle prove slam (quarti di finale all’Australian Open a gennaio e semifinali allo US Open a inizio settembre) e quelli altalenanti nel circuito Atp, Shelton è riuscito a mettere le proprie mani sul primo trofeo della sua carriera. Ci è riuscito dopo una settimana difficile, affrontando avversari di livello e arrivando al set decisivo in addirittura tre occasioni (su cinque partite in totale).
Ad arrendersi all’americano sono stati (in ordine): Taro Daniel, Jordan Thompson, Tommy Paul (avversario più duro e unico battuto in due set prima della finale), Marcos Giron e Karatsev, appunto. Proprio il russo che, al contrario, prima dell’ultimo atto non aveva perso un singolo parziale con Frances Tiafoe, Zhizhen Zhang, Alex de Minaur e Shintaro Mochizuki.
La finale, occorre dirlo, è stata praticamente a senso unico. Il neo-numero 15 del mondo, infatti, nonostante la prima palla break concessa al secondo gioco, è l’unico dei due contendenti a strappare il servizio all’avversario nel primo parziale (undicesimo game, alla prima occasione).
Da quel momento Karatsev, tornato dopo diversi mesi in top40 (è numero 37 del mondo dopo la finale giapponese), perde completamente la testa. Su quattro turni di servizio, cede la battuta in tre occasioni (terzo, quinto e settimo game) e la pazienza, spaccando diverse racchette.
Grazie al successo, Shelton torna in Europa con un carico di sensazioni positive. L’americano prenderà così parte all’Atp500 di Vienna e al masters1000 di Parigi-Bercy, dove cercherà di guadagnare più punti possibili per provare ad entrare tra i magnifici otto delle Atp Finals (o quantomeno come riserva dei titolari).