Badosa, crisi senza fine: colpa anche delle palline?

Paula Badosa non trova pace (in campo) in questo 2023. La spagnola è ai box dalla fine degli Internazionali d’Italia per problemi gravi alla schiena. Anche lei, come molti colleghi del circuito Atp, ha puntato il dito contro il cambio incessante di palline nei diversi tornei, che provocano danni fisici ai tennisti.

Il calvario senza fine

Da maggio, la Badosa ha occupato le pagine dei quotidiani sportivi solo per l’inizio della storia d’amore con Stefanos Tsitsipas. Sfortunatamente, non arrivano buone notizie dai campi da gioco. La spagnola è ai box dalla fine degli Internazionali d’Italia per un grave problema alla schiena. Dopo le ultime parole in conferenza stampa, la sua stagione potrebbe essere già arrivata alla conclusione.

Le cose non vanno per il meglio in questo momento. Bisogna avere pazienza e darsi tempo per recuperare da una frattura per stress. Adesso non posso nemmeno muovermi perché si tratta di un punto molto sensibile.

Spero di essere pronta per gennaio, forse per qualcosa prima. Il mio obiettivo rimane giocare l’Australian Open e il doppio misto in coppia con Stefanos. Ne abbiamo già parlato e lui è d’accordo con me”.

Il problema delle palline

Nelle scorse settimane vi abbiamo detto del malcontento generale prodotto dal continuo cambio di palline in tutti i tornei. Il risultato? Maggiori infortuni tanto nel circuito femminile che in quello maschile. L’ultimo ad esprimere la propria insoddisfazione è stato Gastao Elias, che ha scatenato una catena di commenti da parte di altri colleghi su Twitter.

Chiedo all’Atp di pagarmi tutte le sedute di fisioterapia per le partite che mi stanno facendo giocare sempre con palline diverse. Sono nel tour da anni e non ho mai visto nulla del genere. Questo è disumano” (Elias).

Sono d’accordo, non ho mai visto nulla di simile” (Tennys Sandgren).

Sono d’accordo, purtroppo il problema non è solo con l’Atp. Anche con la WTA. Abbiamo bisogno di un cambiamento radicale”.

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