Stefanos Tsitsipas, in una recente intervista in patria, ha eletto Novak Djokovic come miglior giocatore di sempre, ma a una condizione: se si considerano solo i successi. Per il greco, l’impatto di Roger Federer in questo mondo non ha ancora eguali. A margine, ha voluto anche spiegare le motivazioni della separazione con coach Mark Philippoussis.
Le parole del greco
Tsitsipas, dopo un avvio scintillante con la finale all’Australian Open, ha vissuto una stagione complicata. I risultati sperati hanno faticato ad arrivare con continuità e i piazzamenti negli slam sono stati a dir poco deludenti (con l’eccezione di Melbourne, ovviamente). Lontano, ma non troppo, dal rettangolo di gioco, invece, il greco sta vivendo una bella storia d’amore con la collega Paula Badosa e tutto sembra andare per il meglio.
In una recente intervista con una testata sportiva greca, il numero 5 del mondo ha risposto alla domanda delle domande: chi è il GOAT del tennis? Stefanos ha risposto, motivando la propria scelta e dando anche una valida alternativa. A margine è arrivato il commento sui motivi della separazione da coach Philippoussis.
“Se ci rifacciamo ai numeri, Novak è sicuramente il migliore. Distrugge un record dopo l’altro. Il bello è che continua ad avere fame, nonostante non debba dimostrare niente a nessuno.
Questo è il suo carattere, non è mai contento. È come se deve sempre dimostrare qualcosa a qualcuno. Non so cosa e soprattutto a chi. È come se cercasse vendetta: i suoi occhi brillano.
Se invece dovessimo pensare a chi ha cambiato di più il mondo del tennis e al maggior impatto avuto, non potrei che pensare a Federer. Non credo ci possa mai essere nessuno come lui.
Separazione da Philippoussis? Con Marc ci eravamo detti che avremmo preso la stagione americana come test: Messico, Canada, Cincinnati e US Open. La nostra collaborazione è finita e mio padre tornerà ad occuparsi della mia carriera”.