Doping, Halep condannata: la difesa di Mouratoglou

Simona Halep è stata condannata a quattro anni di sospensione dall’attività agonistica per essere stata trovata positiva a sostanze dopanti al termine dello US Open 2022. A poche ore dalla sentenza, attraverso un post su Instagram, Patrick Mouratoglou ha preso le sue parti e l’ha difesa.

La brutta vicenda

Halep è fermi ai box da mesi in via precauzionale vista la positività riscontrata lo scorso settembre al Roxadustat, sostanza dopante vietata dall’International Tennis Integrity Agency. Ieri è arrivata la decisione definitiva del Tribunale Indipendente: squalifica di quattro anni e carriera, ormai, arrivata alla conclusione.

Oltre alla conferma dell’assunzione della sostanza, alla rumena sono state riscontrate anche altre irregolarità nel passaporto biologico.

Sulla brutta vicenda si è espresso colui che è, possiamo dirlo, il suo ultimo allenatore nel circuito professionistico, Mouratoglou, che la stava seguendo nel periodo incriminato.

“Non posso credere alla decisione che l’ITIA ha preso oggi riguardo il caso di Simona Halep. Sono estremamente scioccato. Durante tutto l’anno, ho osservato i metodi e il comportamento di un’organizzazione che dovrebbe trattare i giocatori in modo equo e cercare di stabilire la verità.

Ecco cosa voglio dire oggi.

1. Conosco l’integrità di Simona e non ho dubbi che non abbia mai assunto alcuna sostanza vietata.

2. Sono stato con lei in entrambi i giorni di udienza e NON POSSO credere che il Tribunale abbia raggiunto quella decisione sulla base delle prove e delle argomentazioni che ho ascoltato.

3. Il processo e l’ITIA sono stati totalmente ingiusti nei confronti di Simona ed è totalmente inaccettabile.
4. Spero che Simona prevalga al CAS che è l’unico Tribunale non controllato dall’ITIA. Non credo che l’ITIA abbia cercato la verità nel caso di Simona e non credo che l’abbiano trattata in modo accettabile.

Spero che WTA, ATP e PTPA facciano del loro meglio per cambiare un sistema che sta distruggendo le carriere di giocatori innocenti”.