Coppa Davis, Binaghi commenta le scelte e sogna ad occhi aperti

Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana di Tennis e Padel, intervistato da SkySport, ha commentato le scelte di Filippo Volandri per la Coppa Davis e ha rivelato uno dei suoi sogni per i prossimi anni.

Le parole di Binaghi

Continua a far discutere la scelta di Volandri di escludere Fabio Fognini dalla squadra che sarà impegnata nella prossima fase a gironi di Coppa Davis. Dopo le parole di tanti ex protagonisti del passato, come Adriano Panatta, anche il presidente della FITP Binaghi ha voluto dire la sua, aggiungendo anche quello che può essere un sogno e un obiettivo per il futuro.

“A Fognini ho fatto i complimenti anche per quel che aveva detto il giorno prima: ovvero che è il momento di unirsi intorno alla squadra e che sarà il suo primo tifoso. Sono cose belle, dette peraltro dopo che aveva perso la finale a Genova. Parole dette da un giocatore che ha fatto miracoli negli ultimi dieci, quindici anni per la nostra nazionale di Coppa Davis. Ora, come ha detto Fabio, ci stringiamo intorno alla squadra per fare in modo di vincere tutto il possibile.

Poi ci sarà il tempo per affrontare le cose a bocce ferme. Fabio è stato un grande campione e continua ad essere una risorsa del tennis italiano. Abbiamo bisogno di tutti, dentro e fuori dal campo”.

Il sogno del presidente

Continuando l’intervista, Binaghi ha rivelato anche il sogno e l’obiettivo per il futuro del tennis italiano.

Vogliamo vincere degli altri masters1000. Abbiamo vinto Toronto. Vogliamo vincere degli slam. Stiamo cercando di affiancare i team dei nostri ragazzi perché facciano le scelte più giuste in un’ottica di medio termine.

La madre di tutte le battaglie deve essere arrivare fra 3-4 anni con un giocatore tra i primi tre o quattro del mondo, che lotta per vincere gli Internazionali BNL d’Italia o uno slam, come succedeva nei dieci anni meravigliosi delle nostre ragazze con Pennetta, Vinci, Errani e Schiavone. Se da due anni i media di tutto il mondo ci chiedono di incontrarci per conoscere qual è il nostro segreto perché abbiamo la nostra nidiata migliore di giocatori, e lo sottolineo di uomini, è indiscutibilmente merito del Settore tecnico, il cui dirigente è Graziano Risi che ha creato insieme al direttore del Settore Tecnico Volandri un rapporto straordinario che ha permesso di avere questi grandissimi risultati.

Diamo il tempo a Volandri di assestarsi nel ruolo di capitano, confido che riuscirà anche con la nazionale ad ottenere i risultati avuti nel settore tecnico maschile. Risultati che, forse, sono ancora più importanti di quelli che potrebbe ottenere in Coppa Davis.

Avere oggi Sinner, Berrettini, Musetti, Sonego, Arnaldi e ne sto dimenticando altri dieci, per l’età che hanno e per quello che in prospettiva possono fare, è più importante di un girone di Coppa Davis”.