Un secondo set iniziato male, dopo aver perso il primo in maniera pesante. Poi la reazione, arrivata come un fulmine a ciel sereno, che ha travolto una Aryna Sabalenka fino a quel momento assoluta dominatrice della finale. E così Coco Gauff si è laureata campionessa allo US Open 2023 rifilando alla prossima regina della classifica Wta un 2-6, 6-3, 6-2. Letteralmente in visibilio il pubblico presente all’Arthur Ashe Stadium, tutto per lei sin dall’inizio.
“Dopo la sconfitta a Wimbledon, ho letto un sacco di commenti negativi su di me, che ormai avevo già dato il meglio del mio tennis, che ero finita. Prima del match ho letto dei commenti di persone che mi davano per perdente: tutto ciò ha acceso il fuoco in me”, ha detto la giovane stellina statunitense in conferenza stampa. Ecco, da ora in avanti dubitiamo che anche i più critici nei suoi confronti la sottovaluteranno come capitato in passato. Un titolo slam rappresenta soprattutto questo: la consacrazione. A proposito, Coco, da domani, sarà la nuova numero tre al mondo, miglior piazzamento in carriera.
Coco Gauff, un 2023 dal sapore di consacrazione
È un 2023 dal sapore della consacrazione quello di Gauff, dopo un agrodolce 2022 contrassegnato da tanti buoni risultati – tra cui la finale al Roland Garros (finalista slam più giovane da Wimbledon 2004) – ma anche dallo zero nella casella dei trofei conquistati.
“Le aspettative della gente erano alte, io sentivo di dover vincere qualcosa e di doverlo fare presto. Sentivo che vincerlo dopo un certo periodo di anni non sarebbe stato un grande risultato”, ha spiegato l’americana riferendosi al successo appena ottenuto. Lo ricordiamo, Coco – oggi 19enne – è protagonista del circuito maggiore da quando aveva la tenera età di 15 anni. In mezzo un percorso in continua crescita, condito da due titoli (Linz 2019 e Parma 2021) e tanta voglia di emergere. Il tutto nel segno di un ideale e di due figure leggendarie della storia del nostro sport. “Venus e Serena Williams? “È pazzesco: loro sono la ragione per cui io sono qui oggi. La loro eredità è inestimabile: prima di loro non era da tutti i giorni vedere tenniste di colore vincere. Loro hanno reso il mio sogno credibile e io ricordo soprattutto loro due se ripenso al tennis di quando ero piccola”.
Lo US Open rappresenta soltanto l’ultimo dei grandi traguardi raggiunti da Gauff nel corso degli ultimi mesi. A gennaio era arrivato il 250 di Auckland, mentre ad agosto il 500 di Washington e il 1000 di Cincinnati l’avevano candidata come una delle principali favorite ad imporsi sul cemento di Flushing Meadows. Adesso il prossimo l’obiettivo è chiaro: vincere le Wta Finals, competizione alla quale aveva partecipò già lo scorso anno incassando però tre sconfitte in altrettante partite disputate. Se Coco manterrà questo livello nulla gli è precluso.
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