Coppa Davis, le parole di Volandri scuotono Fognini

Hanno fatto molto discutere le scelte e le annesse motivazioni di Filippo Volandri per gli impegni di Coppa Davis delle prossime settimane. Dopo le parole di Jannik Sinner attraverso i propri canali social, anche Fabio Fognini ha detto la sua sulle colonne dell’Ansa e sulle stories Instagram del suo profilo ufficiale.

Le accuse e la risposta

Volandri ci è andato giù pesante. Non possiamo definirle in altra maniera le parole che ha usato per commentare la lista dei giocatori convocati per i prossimi impegni di Coppa Davis che ci saranno tra poche settimane. A far alzare più di qualche sopracciglio, con annessa polemica, è stata la motivazione data per la mancata convocazione di un giocatore che spesso ha tirato la carretta in Davis e che sicuramente avrebbe fatto la sua ottima figura in doppio con Simone Bolelli: Fognini.

La scelta di rinunciare a Fabio Fognini nasce dall’esigenza di avere a disposizione giocatori che mi diano massime garanzie, gli infortuni di questo periodo mi hanno convinto a prendere altre strade, sono convinto che Fabio tornerà presto ai livelli che gli appartengono”.

Il ligure, dal canto suo, non ha preso bene la scelta del capitano e, con un’intervista all’Ansa, ha voluto sottolineare il proprio malcontento.

Leggo su alcuni organi di stampa che avrei deciso e richiesto di fare un passo indietro, per riposare e tirare il fiato. Falso e pruriginoso! Mi dispiace non sia stata usata chiarezza e sincerità. La mia storia non lo merita.

Qualche settimana fa sono stato preconvocato. Poi lunedì mi è arrivata la chiamata del capitano: improvvisamente non rientro più nei piani, senza spiegazioni giustificabili e con modalità che non ho condiviso: poco rispettose della mia storia”.

Oltre all’intervista, sul proprio account Instagram, Fabio ha pubblicato alcune stories molto polemiche, con testi che non lasciano molto spazio all’interpretazione.

È meglio essere odiati per ciò che si è, che essere amati per ciò che non si è. Meglio essere sinceri e incazzati che falsi e sorridenti”.

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