US Open, Sinner mastica amaro: “Fa malissimo, avevo buone sensazioni”

La sconfitta agli ottavi di finale dello US Open 2023 contro Alexander Zverev, maturata in cinque set e oltre quattro ore e mezza di battaglia, ha provocato a Jannik Sinner  – e agli appassionati italiani – una grossa delusione. Anche perché, a un certo punto, l’altoatesino sembrava in procinto di ribaltare l’inerzia del confronto, dopo aver riacciuffato per la seconda volta il tennista tedesco, in quel momento in evidente debito di ossigeno.

Poche parole ma significative quelle pronunciate dal numero uno nostrano per esprimere la propria frustrazione. Ve ne proponiamo un estratto.

US Open addio, l’amaro commento di Jannik Sinner

“Sono uscito un po’ come l’anno scorso“, ha esordito Sinner ai microfoni di Supertennis paragonando la sconfitta subita ieri a quella dello scorso anno contro Carlos Alcaraz, arrivata sempre in cinque set. Poi ha aggiunto: “Non ho tante parole sinceramente, è girata male in qualche punto. Sono quelle piccole cose che purtroppo fanno la differenza. Lui ha servito bene, ha giocato un’ottima partita. Fa male, ma cerchiamo di guardare a quel che è successo in modo positivo: penso che siamo sulla strada giusta”.

Nel corso del match, Jannik ha prima accusato un problema alla coscia sinistra e poi è stato afflitto dai crampi per tutto il terzo parziale. “Ho provato a fare il massimo con quello che avevo. A metà del primo set ho sentito che facevo fatica a servire, poi avevo i crampi un po’ ovunque. Non era semplice giocare, ci ho provato. Anche al quinto ho avuto le mie possibilità che non sono riuscito a sfruttare”, ha analizzato l’azzurro.

“Stavo giocando bene e avevo buone sensazioni”

Più o meno, gli stessi concetti Sinner li ha espressi anche nella consueta conferenza stampa post-partita: “L’anno scorso ho perso una partita durata oltre cinque ore, oggi ho giocato quasi cinque ore, non ho tante parole in questo momento. Problemi fisici? Verso la metà del primo set ho sentito un dolore alla gamba, all’inizio mi dava fastidio solo quando servivo. Poi la cosa è peggiorata col passare dei minuti, avevo crampi dappertutto. Non è stato facile continuare il match in quelle condizioni, ma ho combattuto. Mi dispiace perché avevo buone sensazioni, semifinale a Wimbledon, poi la vittoria a Toronto, anche qui stavo giocando bene. Fa malissimo, perché ho perso un’altra partita come quella dell’anno scorso”.