Se qualcuno alla viglia degli US Open 2015 ci avesse detto che in finale sarebbero arrivate due giocatrici italiane, lo avremmo preso per pazzo. Troppo forti Serena Willimas, Simona Halep, Caroline Wozniacki, Petra Kvitova e company. E invece, contro ogni pronostico, a Flushing Meadows l’ultimo atto fu un tripudio azzurro, dal quale però uscì una sola vincitrice: Flavia Pennetta.
Un inizio in salita – Pennetta si presentò agli US Open come testa di serie numero 26, lontana dall’élite mondiale del tennis e pertanto non tra le favorite per la vittoria del torneo. Tante le tenniste più quotate di lei in gara. Non vi erano buonissime sensazioni inizialmente. E anche la partenza non fu delle più brillanti, dato che la brindisina faticò non poco per superare il primo turno contro Jarmila Gajdošová: 6-1; 3-6; 6-1 il risultato finale.
La svolta – Poi, Flavia eliminò la rumena Monica Niculescu per 6-1; 6-4, la ceca Petra Cetkovská 1-6; 6-1; 6-4 e l’australiana Samantha Stosur per 6-4; 6-4: qui la vera svolta. Già, perché la fiducia che Pennetta acquisì grazie alle tre affermazioni consecutive la portò ad ottenere due successi pesanti, perentori (e anche inaspettati). Quello contro la ceca Petra Kvitova 4-6; 6-4; 6-2 e quello contro la rumena Simona Halep con un netto 6-1; 6-3: due top-10 fatte fuori l’una dopo l’altra. Prove di maturità pienamente superate che la portarono a giocarsi la sua prima finale Slam in carriera: un’impresa coi fiocchi… azzurri, visto che l’ultimo atto degli US Open fu una questione tutta italiana.
Una finale in amicizia – Grazie alla vittoria in semifinale contro la regina dell’evento Serena Williams, fu Roberta Vinci la sfidante di Pennetta nell’ultimo atto della competizione newyorkese. Quel sabato 12 settembre 2015 andò in scena una finale sì tesa, ma anche all’insegna dell’amicizia. Il primo set si concluse a favore della pugliese al tiebreak, tanto equilibrio e poche cerimonie. Poi la partita prese un indirizzo ben preciso. E Quando Flavia impattò quel dritto in avanzamento che le consentì di chiudere la pratica con un 6-2 seguirono solo sorrisi e abbracci, sinceri e non di circostanza.
Lo storico trionfo – Aggiudicandosi il prestigioso derby azzurro, Pennetta diventò la seconda tennista italiana (dopo Francesca Schiavone) a vincere un torneo Slam, nonché la più anziana in assoluto nella storia del tennis mondiale, all’età di 33 anni. Inoltre, grazie allo storico trionfo americano, Flavia riuscì ad entrare nella Top10 della classifica WTA, piazzandosi precisamente in sesta posizione, suo best ranking personale. Una vera e propria favola a lieto fine…
Il coup de théâtre – A proposito di fine. Fu proprio durante la premiazione che Flavia Pennetta decise di uscirsene con un coup de théâtre, comunicando ufficialmente l’intenzione di ritirarsi dalle competizioni a fine stagione:
“Questo è il mio ultimo US Open. E’ una decisione che ho preso un mesetto fa e credo che questo sia il momento giusto per comunicarvela. Vorrei giocare fino alla fine della stagione, dopo però smetto. Era dall’inizio dell’anno che stavo pensando a cosa volevo fare da grande”.
Ebbene sì, quel sabato 12 settembre 2015 fu una giornata storica e ricca di emozioni: l’Italtennis sul tetto del mondo, una storia che finisce per entrare nella leggenda.
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