Quali differenze di superficie ci sono tra US Open e Australian Open?

Malgrado diversi tornei si giochino sul cemento veloce, sono molte le differenze tra superfici. Vediamo insieme le differenze tra US Open e Australian Open. La diversa superficie cambia la velocità della pallina e i giri: i giocatori devono riuscire ad abituarsi velocemente a tutto questo.

Il cemento australiano

Dal 1988 al 2007, i campi dell’Australian Open erano di Rebound Ace ed erano semplici campi duri con una buona imbottitura. Dal 2008 però, si è iniziato a giocare sul Plexicushion, campi duri con una base acrilica. Il risultato? Meno velocità e meno rotazione rispetto alla superficie dello slam americano.

Dal 2019 un nuovo cambiamento. I campi blu australiani sono ora forniti dalla GreenSet Worldwide. La compagnia si occupa anche di altri eventi sul veloce come Parigi, Basilea e le Atp Finals di Londra.

Il cemento americano

Negli Stati Uniti, a Flushing Meadows, ci sono stati molti meno cambiamenti. Dal 1978 al 2019 sono stati usati i campi in DecoTurf, composti da una semplice patina di gomma per imbottire il campo da gioco. La superficie era così molto rapida e con un miglior rimbalzo.

Dall’edizione 2020 c’è però stato il cambiamento. La USTA ha deciso di affidarsi a Laykold, fornito da Advanced Polymer Technology. I campi diventano più lenti man mano che il torneo va avanti per via delle barriere di vapore usate come imbottitura. Il tutto è pensato per aumentare la longevità dei tennisti e per evitare stress sulle articolazioni.

I Laykold sono usati anche a Miami e al New York Open.

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