Nel famoso podcast Advantage Connors, Jimmy Connors e suo figlio Bret discutono sempre di ciò che sta accadendo nel tour maschile. Uno degli ultimi temi trattati dall’ex numero 1 del mondo è la presenza negli stadi e il segreto che c’è per riempirli di gente.
Un pubblico sempre in crescita
Se c’è una cosa che si può notare dopo il Covid in qualsiasi sport in tutto il mondo è la presenza sempre più costante degli appassionati negli stadi. Lo possiamo vedere nel calcio, dove si fanno record su record di abbonamenti e biglietti venduti. Nel tennis, con le Atp Finals di Torino e gli Internazionali d’Italia presi ogni anno d’assalto. O nelle partite della Serie A di basket e di Eurolega (rimanendo in Europa).
Una passione che si è intensificata dopo le restrizioni, con la voglia di vivere l’evento piuttosto che di seguirlo distaccati in televisione. Proprio di questo ha voluto parlare l’otto volte campione slam Connors nell’ultima puntata del suo podcast. L’americano ha rivelato qual è il segreto per riempire gli stadi e ha fatto un paragone con i tempi in cui lui era protagonista delle battaglie sul rettangolo di gioco.
“I social media hanno fatto tanto in questo periodo. Ogni ragazzo può vivere la routine e conoscere da vicino i propri idoli. Diventano dei fedelissimi prima ancora di vederli e quando ne hanno occasione cercano di incitarli per portarli alla vittoria. Non sono qui a dire nulla riguardo questo atteggiamento anzi, sono fiero del loro sforzo per cercarli di spingere sempre al massimo.
Se devo pensare a quando giocavo io beh, posso dire che ogni volta speravo di rendere la partita più entusiasmante per chi si sedeva a vedere. Devo essere onesto, non mi è mai piaciuto giocare in stadi con 1500 persone. Il mio obiettivo erano quelli grandi, con molti soldi in palio e le televisioni di tutto il mondo collegate per vedermi.
Pensando a tutto quello che è successo nel tennis, non possiamo non immaginare che il segreto per avere così tanta gente negli stadi è l’avere in campo personaggi come Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. Oltre a loro, ci sono anche altri giovanissimi che stanno facendo appassionare al gioco molti ragazzi che, un giorno, occuperanno le gradinate degli stadi di tutto il mondo”.
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