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Storie

La prima volta non si scorda mai: la bella storia di Pedro Cachin

La prima volta non si scorda mai, soprattutto se arriva a 28 anni e dopo una vita passata tra Challenger e ITF in giro per il mondo. Pedro Cachin ha vinto ieri il primo titolo della sua carriera all’Atp250 di Gstaad ed è entrato in top50. Nella conferenza stampa successiva al match ha svelato anche una sua grande passione: i cani.

La prima volta di Pedro

Un torneo iniziato da sfavorito e subito contro la prima testa di serie, Roberto Bautista Agut, dopo aver superato un comodo esordio con Taro Daniel. Poi lo specialista Jaume Munar, il giovane Hamad Medjedovic e la partita più importante della carriera contro Albert Ramos. Una partita iniziata male, con il primo set concesso all’avversario (unico set perso nel torneo). Poi il perentorio 60 prima di rimandare la festa al terzo set (75).

Arriva così il primo successo in carriera per l’argentino Cachin, che ottiene il primo ingresso in top50 (da oggi è numero 49 del mondo). Nella consueta conferenza stampa al termine del match abbiamo potuto conoscere meglio uno dei protagonisti del circuito Challenger e ITF che, a 28 anni, sta giocando il miglior tennis della propria carriera.

Ho combattuto tutta la mia vita per momenti come questo. Ho lasciato casa molto presto per provare a diventare un giocatore professionista. Non avrei mai immaginato di riuscire a vincere un titolo Atp. Tante cose sono cambiate nella mia vita, tanti infortuni e tante difficoltà. Penso, però, di meritarmi questo titolo per tutti gli sforzi che ho fatto.

Devo molto ad Alex Corretja, mio attuale coach. Prima di incontrarlo a Barcellona, mi allenavo a Belle Ville. Ho conosciuto molti altri allenatori prima di lui e tutti mi hanno aiutato a crescere. Credo che imparare sia la cosa più importante nel tennis e da ognuno sono riuscito a tirar fuori il meglio, anche se non sempre sono arrivati i risultati sognati.

La mia più grande passione dopo il tennis? Rilassarmi a casa con la mia famiglia e i miei cani. Viaggio spesso durante l’anno e se devo prendermi qualche giorno di pausa non voglio prendere voli. Adoro i cani, oggi con me ce n’è solo uno, ma l’altro è con la mia famiglia a casa. Li amo”.

Redazione TF

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