Il day after di Jannik Sinner: “Mi sono sentito più vicino, qualche rimpianto c’è”

È un Jannik Sinner che non nasconde la delusione per la sconfitta in tre set patita nella semifinale di Wimbledon al cospetto di un Novak Djokovic praticamente perfetto. “È stata dura, ho fatto del mio meglio. E’ stata una giornata difficile, ma imparerò e spero di poter migliorare. E’ stata la mia prima semifinale slam e credo che non fosse semplice per me”.

L’altoatesino, però, vede il bicchiere mezzo pieno, il punteggio è stato fin troppo severo, come ha riconosciuto lo stesso Nole a fine gara: “Ho giocato una buona partita, sentivo di poter avere delle possibilità, ma non sapevo come concretizzarle, è una cosa su cui dobbiamo lavorare. Ma indipendentemente dal punteggio, mi sono sentito più vicino a lui quest’anno rispetto all’anno scorso. Sono stato tante volte 30-30 ma sono stato più vicino a lui quest’anno in tre set, che l’anno scorso in cinque”.

Durante il match Jannik non è apparso particolarmente a suo agio nei movimenti, lamentandosi più volte del terreno molto scivoloso. Ma dopo il match non cerca scuse: “Era un po’ più umido oggi rispetto al solito, ma è stata una problematica per entrambi, non solo per me. Ho avuto occasioni all’inizio della partita, altre due palle break nel secondo set e due set point nel terzo. Nei momenti di pressione giocava molto bene, non sbagliava nulla”.

Il percorso di Sinner non si ferma certo qui, anzi, questo può essere considerato uno step iniziale: “Devo giocare più spesso questo tipo di partite importanti, è un obiettivo. È andata come è andata, ma mi sentivo pronto per la partita e sono entrato in campo con la mentalità giusta, avevo la convinzione di poter vincere. Non nascondo che ho qualche rimpianto per questa partita, ma sono felice per il torneo che ho fatto e credo che la mia stagione finora sia stata molto buona”.

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