Wimbledon, Sinner come Agassi? Ecco la risposta dell’altoatesino

Jannik Sinner ha raggiunto la prima semifinale slam della propria carriera nell’edizione 2023 di Wimbledon (terzo italiano della storia dopo Nicola Pietrangeli e Matteo Berrettini) e si prepara ad affrontare Novak Djokovic. Nelle interviste prima del match è nato il paragone tra lui e Andre Agassi, con lo stesso Jannik ad invitare i giornalisti a non esagerare.

Tra paragoni e il buon sonno

Sinner è sicuramente la nota più positiva della campagna azzurra all’All England Club. Sfruttando un tabellone favorevole (sconfitti Juan Manuel Cerundolo, Diego Schwartzman, Quentin Halys, Daniel Galan e Roman Safiullin), Jannik è pronto a lanciare la sfida a Djokovic. Sarà la rivincita del match dei quarti di finale dello scorso anno, quando addirittura l’italiano si è trovato a un set di distanza dalla grande impresa.

Nelle ultime interviste rilasciate prima della semifinale, Sinner ha voluto spegnere un po’ gli entusiasmi su un suo paragone con Agassi e ha svelato il segreto del suo successo: il buon sonno.

Tra l’altro Darren Cahill era il suo allenatore… Diciamo che a un certo punto abbiamo anche guardato il rovescio di Agassi. Sapeva fare tutto con quel colpo, lo abbiamo fatto prima del Roland Garros. È un paragone troppo impegnativo. Lui è di un altro livello, anche se forse c’è qualche somiglianza. Posso imparare tante cose da questi giocatori.

Sono molto fortunato perché riesco a dormire davvero tanto, se non mi metto la sveglia posso andare avanti fino a mezzogiorno.

È una cosa buona perché dormire alla fine è il recupero migliore. Posso dirvi che cucinerò la sera prima della partita, perché abbiamo sempre fatto così fin qui e porta abbastanza bene. Una bella pasta al pomodoro. L’approccio sarà sempre uguale, comunque, mi concentrerò i 10-15 minuti prima di entrare in campo. Verrò qui a fare il mio riscaldamento, toccare qualche palla. Non cambia nulla”.

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