Inutile girarci attorno: saremo anche di parte, ma sicuramente il ritorno ad ottimi livelli di Matteo Berrettini è una delle notizie più belle dell’edizione 2023 di Wimbledon. Il romano sta finalmente bene, così come confermato dal fisioterapista Ramon Punzano in un’intervista con l’Atp.
Il ritorno di Berrettini
Berrettini è riuscito a superare avversari molto duri nel suo cammino all’All England Club. Prima è arrivata la vittoria in rimonta contro l’amico e rivale Lorenzo Sonego (che gli aveva concesso appena tre giochi nel precedente incontro di poche settimane fa all’Atp250 di Stoccarda), poi i successi in tre set con Alex de Minaur e Alexander Zverev. Oggi il match della verità contro il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz, che ci saprà dire se Matteo è veramente tornato competitivo per alzare al cielo il trofeo o se dovrà ancora lavorare per farlo.
Oltre al campo, uno degli aspetti fondamentali nel suo gioco è la forma fisica. Se sta in salute può competere con chiunque. Proprio di questo ha parlato il suo fisioterapista, lo spagnolo Punzano.
“Stiamo rivedendo il Matteo dell’edizione 2021, fiducioso e pieno di buone sensazioni. Finalmente siamo tornati a pensare solo al tennis e non al dolore provocato dagli infortuni. In tutto il 2023 ha dovuto convivere con problemi fisici che ne hanno limitato di molto i progressi in campo.
Siamo arrivati a Londra forse nel periodo più difficile per lui. Ci siamo trovati di fronte al primo turno il migliore amico di Matteo nel tour, Sonego, che ci aveva concesso appena tre game poche settimane prima.
Sai che, prima o poi, il gioco ritorna, ma non puoi mai sapere quando precisamente. Grazie al duro lavoro, di Matteo in primis e di tutto il team con lui, siamo riusciti a rivivere le sensazioni avute due anni fa sugli stessi campi.
Si sta sentendo sempre meglio e, ogni giorno che passa ha più fiducia nei propri mezzi. Ha una bella attitudine in campo, si sente competitivo e, a prescindere dal risultato, è felice di come si sente.
Sicuramente l’atmosfera ci sta dando una mano. Siamo nella cattedrale del tennis e questo ti spinge sempre a dare qualcosa in più e a farti concentrare sul tuo lavoro. Mentalmente ha bisogno di essere calmo e tranquillo e la presenza di tutto il team e dei suoi affetti ci aiuta in questo. Ogni tassello è fondamentale per il suo equilibrio fisico e mentale”.
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