Wimbledon, l’analisi di Sinner: cosa mi manca ancora sull’erba

Archiviato il successo al primo turno contro Juan Manuel Cerundolo, Jannik Sinner è già proiettato alla prossima partita dell’edizione 2023 di Wimbledon. L’azzurro, nella conferenza stampa, ha ammesso che gli manca ancora qualcosa per poter ambire a un titolo sull’erba.

Le parole di Jannik

Dopo il primo argentino battuto per 62 62 62 (Cerundolo), il nostro Sinner è pronto a fermare la corsa di Diego Schwartzman, un avversario poco temibile sull’erba e che non sta attraversando il momento migliore della propria carriera. In attesa del secondo turno, l’azzurro ha voluto parlare delle sensazioni vissute sulla superficie verde, sicuramente non la sua preferita nel circuito.

Per lui non è stato facile affrontarmi, era alla prima partita sul Centrale e questo ti impressiona sempre. Io già ci avevo giocato l’anno scorso e quell’esperienza è stata fondamentale per portare a casa il risultato. Credo di aver giocato bene, ho servito bene e il ritmo dato alla palla era buono.

Questo ha fatto la differenza. Devo ammettere che ho apprezzato giocare al chiuso perché sia io che il mio avversario siamo stati molto disturbati dal vento durante la prima fase della partita.

Dopo Parigi mi sono preparato fisicamente e mentalmente per fare bene qui. A s’Hertogenbosch ho sofferto, ma già ad Halle sono riuscito a fare meglio di quello che credevo di poter fare. Sull’erba ho bisogno di qualche settimana per potermi abituare, mi manca ancora un po’ di fiducia per provare a spingere al massimo. Sono ancora insicuro nei movimenti e questo non mi aiuta di certo. Ovviamente, mi manca ancora qualcosa per essere considerato uno dei favoriti sull’erba. In confronto al 2022, però, mi sento meglio mentalmente e credo di avere più armi al mio servizio.

Mi sento di poter fare bene in ogni torneo a cui prendo parte, l’anno scorso sicuramente non mi sentivo così”.

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