Race to Turin: Sinner, serve correggere la rotta. Ma i motivi per essere ottimisti non mancano

Dopo un ottimo inizio di stagione, condito da un titolo, due finali e altrettante semifinali, Jannik Sinner sta attraversando un periodo di evidente appannamento. Le settimane più recenti, infatti, ci raccontano di un tennista involuto sotto l’aspetto del gioco e in grande difficoltà dal punto di vista fisico. Il ritiro ai quarti dell’Atp 500 di Halle è solo l’ultimo di una serie di segnali negativi lanciati dall’altoatesino.

Quali siano le ragioni di questo calo non è dato sapersi. O almeno, ad oggi, non è possibile fornirvi dall’esterno una spiegazione precisa di quanto sta accadendo. Potrebbe anche darsi che l’azzurro stia semplicemente pagando le fatiche di una prima parte di 2023 condotta con entrambi i piedi sull’acceleratore. I prossimi tornei – Wimbledon su tutti – ci diranno sicuramente qualcosa in più, così come daranno maggiori indicazioni circa le reali possibilità che ha l’azzurro di guadagnarsi un pass per le Atp Finals 2023. Intanto, facciamo il punto della situazione sulla Race to Turin.

Race to Turin, la situazione di Jannik Sinner

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Foto Twitter Sinner

La contrattura alla gamba sinistra accusata ad Halle non impedirà a Sinner di giocare Wimbledon. La kermesse dell’All England Tennis Club di Londra sarà fondamentale per l’azzurro, soprattutto in ottica partecipazione alle Atp Finals 2023 (12-19 novembre), obiettivo espressamente dichiarato dallo stesso Jannik in diverse occasioni. Ma qual è la situazione attuale?

Dando uno sguardo alla Race to Turin – la graduatoria che tiene conto dei punti accumulati nel corso della stagione e che elegge gli otto migliori tennisti dell’anno -, Sinner si trova al momento in settima posizione, alle spalle di Andrey Rublev e davanti a Casper Ruud. Finisse oggi la corsa, sarebbe dunque qualificato al prestigioso tornei dei maestri.

Il problema è che il numero uno nostrano ha ottenuto la maggior parte dei punti tra inizio febbraio e metà aprile, mentre negli ultimi due mesi ha raccolto soltanto le briciole. Seguendo questa tendenza, quasi certamente non riuscirà nel suo intento. Tradotto: bisogna necessariamente correggere la rotta, tornando sui binari della continuità.

Race to Turin, la top-15

1. Novak Djokovic 4745 punti
2. Carlos Alcaraz 4675
3. Daniil Medvedev 4400
4. Stefanos Tsitsipas 2995
5. Holger Rune 2665
6. Andrey Rublev 2605
7. Jannik Sinner 2455
8. Casper Ruud 2205
9. Taylor Fritz 2040
10. Karen Khachanov 1900
11. Cameron Norrie 1705
12. Alexander Zverev 1630
13. Frances Tiafoe 1615
14. Tommy Paul 1515
15. Alex De Minaur 1460

Fatta tale premessa, però, ci teniamo a sottolineare che gli estremi per essere moderatamente ottimisti non mancano. Con ogni probabilità Sinner tornerà presto ad esprimere un tennis di altissimo livello, come ha fatto in passato dopo un periodo al di sotto delle aspettative. Potrebbe accadere già a Wimbledon, basti pensare alle prestazioni offerte nella scorsa edizione, o un pochino più avanti, guardando al feeling che c’è tra l’altoatesino e il cemento, in particolare quello indoor, dove andrà in scena la cruciale parentesi di fine stagione.

Insomma, se da un lato il fisico rappresenta un giusto (e preoccupante) interrogativo, dall’altro c’è la consapevolezza di trovarsi dinanzi ad un campione che ha solo bisogno di trovare l’equilibrio. Nulla è perduto, anzi: si riparte da un posizione di vantaggio. Staremo a vedere.

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