Altra mazzata per Milos Raonic: il canadese si ferma ancora prima di Wimbledon

Altro forfait di lusso nei tornei prima di Wimbledon. All’Atp500 del Queen’s, dopo la rinuncia del nostro Matteo Berrettini (campione in carica nel 2022 e nel 2021) e l’addio all’Atp500 di Halle del finalista di Wimbledon 2022 Nick Kyrgios, alza bandiera bianca anche Milos Raonic.

Altro problema per il canadese

Raonic è tornato a giocare un match all’Atp250 di ‘sHertogenbosch dopo 23 mesi di assenza. L’ultima presenza del canadese nel circuito professionistico, infatti, era datata 2021, all’Atp250 di Atlanta. Da quel momento in poi un calvario che sembrava infinito, con i gravi infortuni che l’hanno frenato (rottura del tendine d’Achille e del pollice su tutti). A 32 anni il buon Milos punta a tornare tra i grandi del tennis mondiale (è stato numero 3 del mondo).

In Olanda, nonostante la sconfitta arrivata al secondo turno contro l’australiano Jordan Thompson (76 61), c’erano state ottime sensazioni al ritorno in campo con Miomir Kecmanovic (sconfitto 63 64 in poco meno di un’ora e mezza).

“A volte è stato veramente stressante essere costretto a vedere gli altri dalla televisione. Ho giocato spesso dopo infortuni. Sono stato fuori per tre o quattro mesi, anche sei quando mi sono operato all’anca da giovane. Due anni interi di assenza, però, sono un’altra cosa.

Voglio tornare con tutto me stesso ad essere un giocatore di cui poter andare fieri e non sarà un percorso facile. Sono felice di essere tornato in campo e della maniera in cui ho giocato. Mi impegnerò al massimo per rendervi felici per le mie vittorie”.

Poi il fulmine a ciel sereno. Il canadese, che era iscritto all’Atp500 del Queen’s (grazie alla regola del protected ranking) in vista dell’impegno a Wimbledon, ha alzato bandiera bianca nelle ultime ore.

Anche a Londra, guarda caso, avrebbe dovuto giocare contro Thompson. Al suo posto, da lucky loser, entra in tabellone un altro ragazzo aussie: Alexei Popyrin. Dietro la scelta sembra esserci un problema alla spalla.