È Novak Djokovic il campione del Roland Garros 2023. Il 36enne serbo ha superato in tre set Casper Ruud consacrandosi Re di Parigi per la terza volta in carriera, quella che gli consente di diventare il giocatore più vincente nella storia del tennis per quanto riguarda i tornei del Grande Slam. Grazie al successo di oggi, infatti, Nole si porta a quota 23 (10 Australian Open, 7 Wimbledon, 3 Roland Garros e 3 US Open), uno in più di Rafael Nadal, campione uscente della kermesse francese, fermo a 22 trofei Major. Lo ricordiamo, il maiorchino non ha potuto difendere il titolo a causa della lesione al muscolo ileopsoas sinistro che lo tiene lontano dai campi dallo scorso gennaio.
Tornando a Djokovic, il nativo di Belgrado da domani sarà di nuovo numero uno al mondo. Si presenterà a Wimbledon da favorito assoluto e con l’obiettivo di compiere un altro passo verso il tanto agognato Grande Slam (la vittoria di tutti e quattro gli slam nella stessa stagione), impresa riuscita, nell’Era Open, al solo Rod Laver nel 1969.
Roland Garros, Djokovic si prende titolo e storia
Ha impiegato poco più di tre ore (3 h e 16 minuti) Djokovic per laurearsi campione al Roland Garros per la terza volta in carriera. 7-6(1), 6-3, 7-5 il punteggio grazie al quale il serbo l’ha spuntata su un Ruud combattivo ma oggettivamente meno forte e completo di lui. Ecco come è andata in sintesi.
Roland Garros, la cronaca della finale
Il primo set – Pronti e via Ruud parte fortissimo. Il norvegese tiene il servizio in apertura lasciando Djokovic a zero. Poi centra lo strappo al termine di un combattutissimo secondo game, contrassegnato da sedici punti e diversi errori da parte del tennista serbo, che capitola proprio a causa di uno smash sbagliato alla terza chance di break in favore dello scandinavo. Quest’ultimo, pochi minuti più tardi, allunga sul 3-0 passando per i vantaggi.
Successivamente arriva la reazione di Nole, che piazza la zampata del controbreak nel settimo game prendendosi un punto di oltre venti colpi, il cui epilogo è identico a quello che ha determinato il break registratosi in precedenza: uno smash errato; stavolta però ad opera di Ruud. Djokovic poi completa la rimonta annullando una palla break nell’ottavo game, e nel nono game rischia di ribaltare la situazione procurandosi a sua volta una possibilità per breakkare. Il buon Casper, tuttavia, riesce a salvarsi sfoderando una rosa di soluzioni molto varia.
Dopodiché succede poco o nulla, e il verdetto viene dunque affidato al tie-break. Qui Djokovic sale in cattedra e si aggiudica il primo parziale per 7 punti a 1. Partita di un’intensità pazzesca al Philippe-Chatrier!
First set secured 💪🇷🇸#RolandGarros @DjokerNole pic.twitter.com/lsnTxmU97h
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Il secondo set – Alla ripresa Djokovic appare rigenerato anche fisicamente dalla vittoria della prima frazione. Ruud, per quanto si sforzi, non riesce a sfondare il muro del serbo né a respingere le sue iniziative. Ne consegue che dopo tre game il punteggio recita 3-0 Nole, devastante soprattutto col dritto.
Successivamente il set scorre via in modo abbastanza veloce, con Djokovic che amministra il vantaggio senza rischiare praticamente nulla. Finisce con un 6-3, ma avrebbe potuto chiudersi anche con un 6-2 se un generosissimo Ruud non avesse annullato due palle break nell’ottavo game.
One set away 👀#RolandGarros | @DjokerNole pic.twitter.com/lpoqgJZwm3
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Il terzo set – Al rientro in campo, forte del doppio vantaggio, Djokovic continua a giocare ad un livello stratosferico. Ruud gli tiene testa ma non riesce a mettere in discussione l’inerzia della sfida: nel terzo game si trova costretto a fronteggiare una palla break, e in tre turni di risposta racimola soltanto un 15. Nell’ottavo gioco, invece, lo scandinavo si porta sullo 0-30, ma Djokovic si dimostra di ghiaccio uscendosene con quattro punti consecutivi.
La svolta alla fine si registra nell’undicesimo game, quando Nole sfodera tre vincenti che gli valgono il sorpasso. Chiamato a servire per il titolo, si laurea campione con un 7-5. Semplicemente fenomenale.
