Come accade molto spesso agli adolescenti, anche Rafael Nadal si è trovato a dover scegliere tra il proseguire la carriera come calciatore o come tennista. Il 22 volte campione slam, per nostra e sua fortuna, ha deciso di raccontare perché ha scelto il tennis a 12 anni.
Seguire lo zio Miguel Angel o Toni?
Nadal ha comunicato al mondo intero che non prenderà parte ad alcun torneo nel 2023 e che tornerà in campo direttamente nel 2024 per un’ultima grande stagione prima del ritiro ufficiale dalle competizioni. Nel mentre, lo spagnolo si è sottoposto ad un intervento per provare a tornare in buone condizioni fisiche per l’ultimo grande giro per il mondo.
Un giro per il mondo che ha rischiato di non poter esserci. Per spiegarvi il motivo, però, dobbiamo tornare indietro di una trentina di anni.
Rafa nasce a Manacor nel giugno 1986. Durante gli anni ’90 il Barcellona è una delle migliori squadre del mondo e il terzino dei catalani si chiama Miguel Angel. Il cognome? Nadal. Sì, è lo zio del 22 volte campione slam. Fino al 1999, anno in cui il giocatore torna a Mallorca, nella famiglia Nadal si tifa solo Barcellona e la parola d’ordine è calcio.
Dall’altra parte della barricata, invece, c’è un altro zio che è nel cuore del giovane, Toni, grande appassionato di tennis che riesce a trasmettere al piccolo Rafa qualcosa dello sport con la pallina gialla.
La decisione, come ammesso dallo stesso Nadal in una recente intervista, arriva quando ha 12 anni: giocherà solamente a tennis e lascerà il calcio.
“Ho scelto di giocare solo a tennis quando avevo 12. L’ho fatto perché giocavo molto meglio rispetto al calcio.
Quando mio zio giocava nel Barcellona, tutta la mia famiglia lo tifava. Prima del suo arrivo, però, eravamo tutti tifosi del Real Madrid. Una volta che se n’è andato dalla squadra catalana, siamo tornati a supportare i blancos”.
I commenti sono chiusi.