PARIGI – Un super-match di questa portata non poteva che finire al super tie-break. Giusto epilogo. Holgher Rune e Francisco Cerundolo hanno deliziato il Suzanne Lenglen con un ottavo di finale lottato, teso, terminato al quinto set dopo diversi cambi di inerzia, ma anche dopo tanto spettacolo. Alla fine il numero 6 al mondo ha avuto la meglio, battendo l’argentino dopo 4 ore di gioco con il risultato di 7-6 3-6 6-4 1-6 7-6.
Molti errori e troppo nervosismo dalle parti di Holgher, che in alcuni momenti è apparso sfiduciato, disorientato. Nonostante abbia variato molto di più il gioco, con i suoi 35 drop shot, palle alte e tante discese a rete, il next gen scandinavo ha condotto il match a intermittenza, perdendo spesso il controllo del gioco, oltre a quello della sua psiche stando ai suoi scatti di ira e alle urla contro il suo box. A dimostrazione della sua instabilità, su tutto c’è il black out del quarto set, in cui ha racimolato un solo game. E in generale i tanti errori non forzati, 24 in più rispetto a Cerundolo (in totale 73 a 49). Per non parlare della bassa percentuale con la prima di servizio: uno scarno 66%.
Ma è stata anche una battaglia di nervi, dove pure Cerundolo ha avuto le sue importanti occasioni. Probabilmente sarebbe andata a finire in tutt’altro modo se l’argentino fosse riuscito a trasformare le tre palle break avute a disposizione a metà del quinto set. Ma con i se e con i ma non si cambiano le sorti delle partite. E il dado è tratto, l’enfant prodige che aspira a diventare uno dei nuovi big three ha vinto il suo ottavo di finale.
Adesso se la vedrà con un altro scandinavo, il norvegese Casper Ruud, il quale ha battuto Nicolas Jarry in 3 set. Sarà la riedizione del 2022 visto che i due si erano già scontrati qui a Parigi, nello stesso punto del tabellone. Ancora una volta un quarto di finale dal sapore scandinavo.
I cinque set in cinque righe
Dopo un primo parziale di grande battaglia vinto al tie break dal danese, Cerundolo dimostra di essere ancora vivo, di crederci. Al punto che nel quarto game del secondo set toglie il servizio al suo avversario e porta a casa il set con un 6-3. Si intuisce che la strada è lunga.
Nel terzo set è il danese ad aggiudicarsi il parziale recuperando un break di svantaggio. Peraltro con una decisione discutibile dell’arbitro (vedi ultimo paragrafo in basso). Il quarto set invece, come si diceva, è stato buttato via da Rune, che ha perso decisamente la concentrazione. Disordinato, sfiduciato, forse con qualche problema fisico di troppo
E si arriva così al quinto. Un parziale teso, in cui si gioca moltissimo sulla diagonale di rovescio, seguendo la regola del servizio fino al 4-4, quando Rune prova ad allungare con un break. A dire il vero nel game precedente Cerundolo non era riuscito a trasformare tre palle break. Poi l’argentino reagisce sul 5-3 e alla fine riesce a portare il match al super tie break. Che Rune vincerà sul filo del rasoio, 10-7
L’errore clamoroso del giudice di sedia
Da segnalare il grave errore del giudice di sedia, all’inizio del terzo set sul 2-1 per Rune, quando non si rende conto che il danese, in recupero, colpisce la palla dopo il secondo rimbalzo. Giudice di sedia che poi assegna il punto a Rune per via dell’interruzione di gioco di Cerundolo, reo di aver visto il doppo rimbalzo. Un punto importante, che porterà subito dopo il danese a breakkare.
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