PARIGI – Poco dopo la fine del match contro un’inarrivabile Carlos Alcaraz, arriva in conferenza stampa Lorenzo Musetti, accompagnato dal numero uno della reparto media dell’Atp, Nicola Arzani. Si presenta visibilmente scoraggiato, ma con la consapevolezza che ben poco si può fare di fronte a un Carlitos così aggeurrito come quello visto in campo oggi. “C’eravamo prefissati di imporre il gioco sul suo rovescio, provando a comandare il gioco – spiega – perché chi prendeva prima il comando con il dritto avrebbe vinto il punto”. Ma così non è stato. Evidentemente è troppo complicato affrontare tanta esuberanza fisica e tecnica. “Non mi sono espresso come avrei voluto, ma è andata così, lui ha giocato meglio”.
Cosa è mancato sul piano mentale? “Devo avere più consapevolezza del mio livello di gioco, concentrarmi più su me stesso e fare meno confusione. Ci sto lavorando e spero che la sconfitta di oggi mi serva da lezione per i prossimi tornei. Mi sono sorpreso in maniera negativa per quello che facevo io, molte volte ho fatto palle corte quando non dovevo, ho servito troppo male. Insomma, andavo di fretta, non mi sono preso del tempo e ho avuto un atteggiamento non propositivo. Forse ho scelto la via più facile, quella di lasciarsi andare alla sconfitta. La prossima volta sceglierò quella più faticosa, ossia lottare”.
E poi un passaggio su cosa prendere da questo Slam: “Dovrò analizzare bene questo match e vedere quello che avrei dovuto fare. E devo prendere come esempio per il futuro le due partite contro Shevchenko e Norrie, partire da lì, sviluppando quel tipo di gioco”.
I commenti sono chiusi.