Siamo a Parigi, nel vivo del secondo slam dell’anno, dove la partecipazione e l’intensità di pubblico sta superando le attese. Come dimostrano i numeri di presenze nella prima settimana di qualificazioni.
C’è fermento, desiderio di vedere finalmente sbocciare uno dei tanti giovanissimi talenti che la Francia ha a disposizione. Negli ultimi 20 anni, il tennis francese ha avuto soprattutto quattro grandi protagonisti, addirittura definiti da qualcuno come i nuovi moschettieri: Gaël Monfils, Jo-Wilfried Tsonga, Richard Gasquet e Gilles Simon. “Sono stati grandi per il tennis francese”, ha dichiarato qualche tempo fa Sebastien Grosjean, capitano francese della Coppa Davis. “Si sono tutti classificati nella Top 10 e hanno giocato su tutti i grandi tornei per 20 anni”.
Ora si avviano verso fine carriera, Tsonga ha lasciato proprio qui, a Parigi, nella scorsa edizione del Roland Garros, su un Philippe Chatrier in lacrime (ve l’abbiamo raccontato qui). Tuttavia la loro presenza ha sicuramente aiutato le nuove leve ad emergere, facendo da traino. Un po’ come accaduto in Italia con la spinta da parte di Sinner, Berretti e Musetti. E prima ancora Fognini e Seppi. Cosa dobbiamo aspettarci dunque dal futuro del tennis francese?
Se andiamo ad analizzare il ranking è interessante notare la presenza di tanti giovani oltralpe nelle prime 200 posizioni. Ugo Humbert, Hugo Gaston, la super promessa Arthur Fils, Luca Van Assche, solo per citarne alcuni. La flotta francese ha molti nuovi talenti pronti a sbocciare. Anche se in questo torneo i risultati non sono arrivati.
A dire il vero la Francia ha sempre espresso una grande quantità di giocatori di buon livello, anche se in pochi hanno raggiunto la parte calda della classifica in maniera continuativa. Se guardiamo agli ultimi 10 anni di ranking notiamo una presenza costante e alta di giocatori francesi nelle prime 200 posizioni. Paragonandola agli altri paesi, la Francia è una di quelle che sta meglio. Il primo grafico che vi mostriamo è realizzato prendendo due rilevazioni per ogni anno, una a gennaio, l’altra a giugno. È possibile selezionare anche le top 50, nella parte alta (in questo caso i dati sono presi dal 2019).
È possibile cliccare sul nome di una singola nazione per isolarla dalle altre. In ogni caso nel secondo grafico abbiamo evidenziato soltanto le tendenze di Francia e Italia.
È evidente come la rappresentanza francese rimanga sempre in alto, ben nutrita di giocatori. Se invece spostiamo l’attenzione sulle prime 50 posizioni notiamo invece un chiaro decadimento negli ultimi anni.
Starà quindi ai nuovi giovani talenti invertire questa tendenza. I presupposti ci sono tutti. Tra le prime 200 posizioni la Francia dispone di ben 8 tennisti, una delle rappresentanze più alte.
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