Holger Rune è il primo finalista dell’ottantesima edizione degli Internazionali d’Italia. Il danese, classe 2003, ha sconfitto in tre set (6-7, 6-4, 6-2) Casper Ruud al termine di un match a due facce, con il norvegese che fino ad oltre la metà del secondo set era sembrato in controllo della partita.
Primo set: Ruud batte Rune 7-6 (2)
Il primo set si apre con un avvio “timido” di entrambi, con scambi abbastanza brevi, alla ricerca della misura giusta. Ruud si mostra in palla, con ottime soluzioni anche di rovescio (il dritto non si discute), mentre Rune in incappa in alcuni errori non usuali. Almeno all’inizio non sembra avere il consueto fuoco dentro.
Ma come ha dimostrato già più volte, il danese impiega poco ad accendersi. Dopo aver tenuto con difficoltà il primo turno di servizio, il secondo è una formalità, anche grazie ad un utilizzo frequente del gioco a rete, in cui mostra grande sicurezza e tocco gentile. Nel quinto set Rune riesce a mettere la testa avanti sul 15-30 grazie a due risposte taglienti, ma Ruud è in forma e ribalta l’inerzia del game, vincendo il punto fino a quel momento più spettacolare del set, portandosi sul 3-2.
Nel game successivo è Ruud ad avere la grande occasione, ma il numero 7 del mondo tira fuori il meglio del suo ricchissimo repertorio per recuperare da 0-40 (uniche palle break dell’intero set). La notizia, comunque, è che lo spettacolo è ufficialmente iniziato, come dimostrano alcuni scambi davvero eccezionali.
Quello visto in questo primo set è probabilmente il miglior Ruud di stagione: solido, poco falloso, efficace al servizio e con il suo punto di forza, il dritto, davvero micidiale. Rune, al contrario, va un po’ a sprazzi e sembra irretito dal gioco molto regolare dell’avversario. Quello che non arriva è il break e i due vanno avanti a braccetto fino al 6-6.
Il tie-break è la conclusione più giusta e naturale di questo primo set. Il danese comincia malissimo, regalando due mini-break all’avversario. Ruud sale in cattedra, trova soluzioni letali con servizio e dritto e si porta sul 5-0, per poi chiudere con un netto 7-2.
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Secondo set: Rune batte Ruud 6-4
La seconda frazione si apre sulla falsariga della prima. Ruud sembra più in palla, Rune appare frenato. Nel quinto gioco arriva, naturale, il primo break dell’incontro e lo porta a casa il norvegese. Il danese è frastornato e – come successo contro Djokovic – arriva la richiesta del medical time-out per un non meglio identificato problema alla spalla destra.
La musica però non cambia: Ruud tiene abbastanza agevolmente i suoi turni di servizio e Rune fatica a trovare le chiavi giuste per mettere in difficoltà l’avversario. Sono però tre regali del norvegese a consegnare su un piatto d’argento – sul 4-3 Ruud – il primo, inaspettato, break della partita al danese, che rimette in discussione l’esito di un match che sembrava già scritto.
Rune fatica a contenere il ritorno di Ruud nel game successivo, ma è bravo a salvare una palla break e rimettere la testa avanti sul 5-4. L’ultimo game del primo set completa il patatrac del numero 4 del mondo: Rune tiene a zero l’avversario nel suo turno di servizio e riporta il match in parità. Sarà il terzo set a decidere chi dei due scandinavi andrà in finale al Foro Italico.
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Terzo set: Rune batte Ruud 6-2
Terzo set che si apre con i due tennisti che tengono con autorevolezza i propri turni di servizio. L’impressione però è che l’inerzia si sia completamente ribaltata, con Rune che alza i giri del motore e trova soluzioni che nei primi set non trovava.
Impressione che viene confermata nel quarto game del terzo set, con un altro break regalato da Ruud ad un avversario che in questo momento del match ha bisogno di tutto tranne che di regali.
Holger ora vola sulle ali dell’entusiasmo e non lascia più nulla. Ruud è in tilt, colleziona errori e doppi falli, e butta via un match che per un momento era sembrato davvero suo. Prima finale a Roma per il giovanissimo danese.
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