Daniil Medvedev è il secondo finalista dell’ottantesima edizione degli Internazionali d’Italia. Il russo ha sconfitto in due set (doppio 7-5) Stefanos Tsitsipas al termine di un match durato complessivamente (comprese le interruzioni per pioggia) oltre 7 ore. Per il russo è la prima finale a Roma, la prima in assoluto in un Masters 1000 sulla terra battuta. Nel bilancio tra i due Medvedev sale a 8 vittorie su 12 precedenti complessivi.
Primo set: Medvedev batte Tsitsipas 7-5
È la sfida numero 12 tra il greco e il russo. I precedenti parlano a favore di Medvedev, che ha vinto sette scontri diretti tra i due. È proprio Daniil a partire subito a razzo nel primo set, con un break in apertura, dopo che Tsitsipas si era portato sul 30-0.
Partenza shock per il greco, che però si rimette a macinare, almeno nei suoi turni di servizio. Medvedev conferma invece di aver finalmente familiarizzato con la terra rossa, superficie da lui sempre esplicitamente odiata. Il russo costruisce il suo gioco su servizio, regolarità e profondità da fondo campo, ma non disdegna soluzioni alternative, a partire dalle smorzate.
Ma la vera chiave tattica di questi primi game è l’insistenza di Medvedev sul rovescio di Tsitsipas, che non è sicuramente il suo punto di forza principale. Nell’ottavo gioco, però, arriva la reazione veemente dell’ateniese: game praticamente perfetto e match di nuovo in equilibrio.
Qui però subentra un altro fattore che condizionerà la partita: la pioggia. Medvedev chiede platealmente a Layani di sospendere il match. Il giudice di sedia svedese inizialmente sembra intenzionato a fare proseguire il match, ma poi – complice l’intensificarsi dell’acqua – cede alle richieste del russo, che nel frattempo polemizza con il pubblico che lo fischia. Match sospeso sul 4-4.
Comincia un’agonia infinita, per i giocatori e per il pubblico del Foro. Si riprende una prima volta intorno alle 19,30. Giusto il tempo di un game, il tempo per Tsitsipas di andare sul 5-4 e Layani è costretto di nuovo a dire stop, sempre per la pioggia incessante. Si va alle 21, con i tennisti che hanno incamerato non poche tensioni.
Al nuovo rientro in campo è però il greco a pagare di più. Medvedev vince tre game consecutivi e chiude un irreale primo set con il punteggio di 7-5.
Secondo set: Medvedev batte Tsitsipas 7-5
La seconda frazione si apre malissimo per Tsitsipas. Daniil vince il quarto game consecutivo e mette subito la testa avanti, con un break in apertura, esattamente come nella prima frazione. Potrebbe già essere il colpo del ko, ma dopo quattro turni di servizio rispettivamente senza sofferenze, nel quinto gioco arriva un inatteso passaggio a vuoto del russo.
Tsitsipas non se lo fa dire due volte e rimette in piedi la partita, che gli stava evidentemente scivolando via dalle mani. Ora il set è in equilibrio, ma il greco è ufficialmente tornato in partita. L’efficienza del gioco del russo, tutto impostato sulla diagonale di rovescio, comincia a fare meno male.
Ma improvvisamente, proprio quando Stefanos sembrava più in controllo, arriva un suo, sanguinoso, passaggio a vuoto. Sul 5-5 arrivano alcuni gravi errori sul game di servizio per lui (un dropshot non riuscito, un comodo dritto in rete, uno smash che pizzica il nastro) che consegnano a Medvedev la possibilità di servire per il match. Il russo non si fa pregare e chiude con un il secondo 7-5 della serata. In finale incontrerà Holger Rune.
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