Patrick Mouratoglou, a margine degli Internazionali d’Italia, ha voluto parlare dei giovani più interessanti del futuro: Holger Rune (suo ex pupillo che continua a seguire in ogni torneo), Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Approfondendo il discorso dell’azzurro, il super coach ha detto cosa manca al ragazzo per fare il definitivo salto di qualità.
I consigli del coach
Mouratoglou, in ogni intervista che rilascia, fornisce sempre chiavi di lettura e suggerimenti interessanti. Non è stata da meno quella con la Gazzetta dello Sport di qualche ora. Il super coach, osservato speciale agli Internazionali d’Italia al fianco di Rune nonostante la separazione ufficiale degli scorsi mesi, ha parlato dei giocatori che saranno il futuro del tennis mondiale: Rune, Alcaraz e Sinner.
Interessante come, dei tre, forse quello che aveva meno aspettative a Roma, Holger, sia l’unico rimasto in gara. Alcaraz e Sinner, infatti, due dei favoriti al titolo finale (e che si sarebbero incontrati solo per l’ultimo atto) hanno abbandonato il Foro Italico rispettivamente al terzo turno (contro l’ungherese Fabian Marozsan) e al quarto (con l’argentino Francisco Cerundolo).
Mouratoglou ha voluto analizzare soprattutto Sinner e ha osservato ciò che manca all’altoatesino per fare il definitivo salto di qualità e raggiungere i migliori tennisti del mondo.
“Credo che se si analizza la situazione tecnicamente, Jannik non sia a livello di Carlos e di Holger, ma potrebbe non essere un male. Ha iniziato a giocare più tardi degli altri due e non ha sviluppato alcuni colpi che gli altri due padroneggiano alla perfezione. Questo, allo stesso tempo, significa che ha margini di miglioramento più ampi. Comunque, le basi dell’italiano sono tali da potergli permettere di vincere slam. Non so se arriverà prima o dopo rispetto ad Holger, ma sono sicuro che sarà uno dei prossimi vincitori di un major”.
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