11 tornei disputati: 1 semifinale, 3 quarti, 1 ottavo e 6 eliminazioni all’esordio. È il bilancio di Lorenzo Musetti in questa prima parte di stagione. Una stagione in cui il giovane azzurro è chiamato a raggiungere la definitiva consacrazione nell’élite del tennis mondiale. Si sta avvicinando – come dimostra il best ranking di numero 18 Atp ottenuto nei primi mesi del 2023 – ma ancora non è riuscito a raggiungerla. Lo ha confermato la sconfitta di ieri sera contro Stefanos Tsitsipas agli Internazionali d’Italia.
“Tsitsipas è partito molto bene, soprattutto con servizio e diritto. Poi è riuscito a giocare meglio anche il rovescio, con traiettorie che non mi facevano avvicinare. Ho sofferto un po’ questa cosa poi però sono stato bravo a riprendere il break che avevo subito all’inizio. Peccato: con lui mi sembra di rivivere un po’ sempre la stessa partita, tante chance e poi….”, ha detto Musetti a margine della gara commentando il match del Foro Italico.
E in effetti, quella di Roma è una sconfitta che molto somiglia alle altre subite dal toscano per mano del greco. “Con lui per vincere devi giocare quasi alla perfezione e non calare mai. Credo di aver fatto un’ottima prestazione e sono contento, però mi lascia sempre un po’ di amaro in bocca perché manca sempre quella cura dei dettagli in più che sicuramente mi farà fare il salto di qualità e mi farà vincere queste partite”, ha spiegato l’azzurro.
“Al Roland Garros con tanta voglia di fare bene”
Dopo una parentesi horror in America (tra terra e cemento di Miami e Indian Wells), Musetti ha risalito pian piano la china togliendosi belle soddisfazioni sul rosso europeo. In particolare a Montecarlo e Barcellona, dove si è spinto rispettivamente ai quarti e in semifinale, superando giocatori del calibro di Novak Djokovic e Cameron Norrie.
Nonostante la sconfitta con Tsitsipas – la quinta in carriera in altrettanti incontri – anche il torneo nella Capitale ha lasciato al carrarino delle buone sensazioni. “Lascio Roma abbastanza soddisfatto. Credo che in generale la stagione sulla terra rossa sia partita molto bene, rispetto allo scorso anno”, ha sottolineato.
Adesso la prossima fermata è Parigi, sede del Roland Garros, secondo Slam stagionale a cui Musetti arriverà determinato a riscattare l’eliminazione al debutto dello scorso anno. “Vado a Parigi con tanta voglia di far bene. Quest’anno non ho nulla da difendere, sarò testa di serie quindi non mi troverò di sicuro davanti Tsitsipas al primo turno come lo scorso anno. Quindi sono convinto che il Roland Garros possa essere un buon torneo per chiudere questa parte di stagione”.
L’imperativo è andare più avanti possibile, incrementando il bottino di punti accumulati finora: “Ci arrivo ben preparato per vincere partite su questa superficie”, ha detto Lorenzo senza nascondere l’ottimismo.
Sicuramente per lui la kermesse transalpina rappresenta una ghiotta opportunità. Aggiungiamo noi che probabilmente sarà un crocevia importante per un eventuale raggiungimento della top-10 – obiettivo dichiarato del toscano – entro la fine del 2023. Sia sotto l’aspetto pratico sia sotto quello mentale.
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