Vedere Fognini giocare (e vincere) su un Pietrangeli in delirio

Fabio Fognini ha sconfitto in due set (6-3, 7-6) Miomir Kecmanovic nel secondo turno degli Internazionali d’Italia 2023. Lo ha fatto in maniera spettacolare e in una cornice ancora più spettacolare, confermando il suo legame viscerale con il pubblico di Roma.

Non è mai una partita “normale” quando Fabio Fognini gioca qui. Se poi il campo è il mitologico Nicola Pietrangeli allora la chimica diventa davvero speciale. Solitamente infatti tra un match e l’altro le tribune si svuotano, il pubblico ne approfitta per un pausa rinfrescante e c’è un naturale ricambio.

Questa volta no. Terminato il match (sfortunato) di Martina Trevisan, dagli spalti di marmo sovrastati dalle statue che riproducono il mito dell’Antica Roma, non si alza proprio nessuno. Anzi, le decine di migliaia di persone in possesso di un biglietto ground (quello che dà accesso a tutti i campi ad eccezione del Centrale e del Grand Stand) si accalcano quasi tutte alle entrate dello storico campo, situato nel cuore del Foro Italico.

Ma spazio ormai non ce ne è praticamente più, neppure chi si è alzato per andare a prendere una bibita riesci a ritrovare il suo posto. Un boato accoglie l’ingresso di Fognini, che sembra già dal warm up già caldo e concentrato. E infatti parte subito a razzo: break in apertura e lampi di classe che mandano in visibilio il pubblico. Scatta più volte il coro per “Fabbio” (con due B, come dicono a Roma) e lui ricambia con stilettate di dritto e di rovescio, palle corte e tocchi a rete degni di un sarto.

Il primo set se ne va in maniera abbastanza tranquilla, con Kecmanovic sballottato da una parte all’altra del campo, che raramente riesce a mettere in difficoltà il campione di Montecarlo 2019, rinvigorito nel fisico e nello spirito, come si era già visto nel match vinto contro Andy Murray all’esordio. Flavia Pennetta, seduta a bordo campo, applaude convinta.

Il secondo set si apre in maniera più equilibrata, come era lecito aspettarsi visto che il serbo è pur sempre il numero 39 del mondo. I primi game sono molto combattuti e gli scambi ancora più spettacolari. Uno in particolare (vinto da Fognini con una serie prodigiosa di recuperi) manda in estasi i tifosi e costringe il “vecchio leone” di Arma di Taggia a prendersi qualche secondo di riposo (video qui sotto).

Kecmanovic è più incisivo, per Fognini cominciano a farsi strada segnali di fatica. Si va avanti a braccetto, nessuno dei due cede turni di servizio. La partita è molto bella. E come giusto che sia si va al tie-break.

La temperatura, in campo e sugli spalti, si alza ancora di più. Fognini comincia con un sanguinoso doppio fallo, ma è bravissimo a recuperare subito il mini break di svantaggio. Il serbo sta meglio fisicamente, Fabio fatica, ma tira fuori il meglio del suo repertorio tennistico (soprattutto il suo straordinario rovescio anticipato) e mette la testa avanti. Si gira 4-2 Fognini, con il pubblico in delirio.

Il 4-2 diventa 6-3 e i decibel del Pietrangeli sono pronti per il boato finale. Fabio però trema e spreca tre match point prima di procurarsene un altro sul 7-6. Questa volta è quella decisiva. Il Foro esplode, lui pure. Che bel pomeriggio di tennis.

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