Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Jannik Sinner, Holger Rune, Stefanos Tsitsipas, Andrey Rublev, Alexander Zverev, Daniil Medvedev, Casper Ruud, Lorenzo Musetti: sono questi, e in questo ordine, i nomi dei tennisti che – secondo le principali agenzie – mettono in fila in riferimento ai principali favoriti per vincere il torno maschile degli Internazionali BNL d’Italia 2023.
Davanti a tutti c’è Carlos Alcaraz, che dopo Roma, comunque andranno le cose, tornerà numero uno del mondo. Lo spagnolo viene da due tornei dominati sulla terra rossa in questa stagione, Barcellona e Madrid, e appare nel pieno della sua forma fisica, tecnica e mentale. A 20 anni appena compiuti è già il principale favorito per la vittoria finale, nonostante sia la sua prima in assoluto al Foro Italico.
Dietro di lui Novak Djokovic. Il serbo non è andato bene a Montecarlo, in un torneo in cui, tradizionalmente, soffre il debutto stagione sulla terra. Ben diversa la sua tradizione sui campi della Capitale: è campione in carica e al Foro ha già trionfato ben sei volte, la prima delle quali nell’ormai lontano 2018. Se sta bene è sicuramente tra gli uomini da battere.
Il pubblico italiano, e non solo, attende con trepidazione l’esordio di Jannik Sinner. L’altoatesino in questa stagione, oltre ad un titolo già conquistato, ha messo in cascina a livello Masters 1000 due semifinali e una finale nei tre tornei giocati. Ha saltato Madrid per arrivare al cento per cento al torneo di casa e proverà in tutti i modi ad arrivare il più avanti possibile. Dalla sua avrà sicuramente il sostegno di tutto il Foro.
Dietro di lui, secondo i bookies, c’è Holger Rune. Il danese – coetaneo di Alcaraz – ha fisico e talento da vendere, oltre che una maturità tennistica fuori dal comune per un ragazzo della sua età. Ha le carte in regola per giocarsela con chiunque, ma per lui l’incognita sarà l’accoglienza del pubblico. Gli appassionati italiani non dimenticano ciò che è successo a Montecarlo in semifinale proprio con Sinner e Holger ha già dimostrato più volte (l’ultima a Madrid) che non ha alcun problema a provocare i tifosi sugli spalti. Lui lo fa per caricarsi, ma non è detto che il livello di tensione sia sempre gestibile.
Le quotazioni di Stefanos Tsitsipas, finalista lo scorso anno agli Internazionali, sono un po’ in discesa. Il greco in questo 2023 fatica a trovare continuità e le conferme tanto attese in questo swing sulla terra europea al momento tardano ad arrivare. Tennis e talento non mancano, ma negli ultimi mesi sta mettendo in mostra una certa fragilità mentale che rischia di precludergli la possibilità di competere con i primissimi.
Occhio ad Andrey Rublev: il russo sta benissimo, si diverte moltissimo e crea grande empatia con il pubblico. A Montecarlo è riuscito a sovvertire il pronostico e vincere il suo primo mille in carriera, proverà a ripetersi anche a Roma. Non parte nel gruppetto dei super favoriti, ma il consiglio è di non perderlo di vista.
Non possono partire in quel gruppetto neppure Zverev e Medvedev. Il primo perché è purtroppo lontano dalla forma migliore dopo il terribile infortunio della scorso anno a Parigi, il secondo per il suo rapporto “difficile” con la terra rossa (nonostante alcuni recenti miglioramenti), dove non ha vinto nessuno dei diciotto tornei conquistati finora in carriera.
Infine ci sono Ruud e Musetti. Il norvegese – battuto da Arnaldi a Madrid – è in questa fase il lontano parente del mattatore della terra rossa che lo scorso anno arrivò in finale al Roland Garros e approccia a questa edizione degli Internazionali in piena crisi di identità. L’azzurro ha avuto un inizio di stagione contraddistinto da tanti alti e bassi, ma adora Roma e il pubblico ricambierà. Se entra in fiducia con il suo tennis, può succedere qualsiasi cosa.
Il nostro sondaggio sul nuovo Re di Roma
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