Carlos Alcaraz vince per la seconda volta in due anni il Masters 1000 di Madrid. Lo fa, appena ventenne, sconfiggendo in finale Jan-Lennard Stuff in tre set con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-3.
Il match sembra mettersi subito in discesa per il padrone di casa e favorito della vigilia Alcaraz. Arriva un break in apertura, ma Struff – che è il primo giocatore della storia ad arrivare in finale di un “mille” partendo da lucky loser – conferma di essere in stato di grazia e recupera.
Carlitos a quel punto alza il livello e porta a casa la prima frazione con il punteggio di 6-4. Nel secondo set, quando tutto lasciava pensare ad un match in discesa per Alcaraz, è però Struff a salire in cattedra, prima centrando il break che lo porta avanti e poi resistendo davanti alla reazione di Alcaraz, salvando ben cinque palle break nel quinto game.
Tanto basta per chiudere la seconda frazione con il punteggio di 6-3. A questo punto la sensazione è che possa succedere qualsiasi cosa. Struff fa male al servizio e a rete e si rende sempre pericoloso in risposta. Nel terzo gioco del terzo set arriva la grande occasione, ma Alcaraz si salva e ribalta l’inerzia del match nel gioco successivo.
Arriva il break che lo porta 3-1 e si rivela decisivo. Struff rimane aggrappato alla partita, ma non riesce nel blitz che riporterebbe il match in equilibrio. Alcaraz è di nuovo campione e solo il fatto che, a vent’anni appena compiuti, questa non sia una sorpresa, dimostra la grandezza del ragazzo di Murcia.
Per Struff resta un torneo eccezionale, in cui ha fatto vedere – del tutto inaspettatamente – forse il miglior tennis della sua carriera. Solo applausi per lui, che guadagna ben 37 posizioni nella classifica Atp e centra il suo nuovo best ranking alla posizione numero 28.
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