Il 2023 per Matteo Arnaldi si sta rivelando l’anno del salto di qualità e potrebbe diventare quello della definitiva consacrazione. Il talento di Sanremo, classe 2001, è riuscito a mettere in serie un filotto di risultati positivi che gli hanno garantito di raggiungere, anche prima del previsto, il traguardo che si era posto come obiettivo dell’anno: l’ingresso in top-100.
Sono già due i Challenger conquistati nel 2023, entrambi sulla “sua” superficie, la terra rossa, ed entrambi in terra spagnola: a febbraio in quel di Tenerife e ad aprile a Murcia, nella città natale di Carlos Alcaraz. Ad impreziosire questo bottino già ricco, sono arrivati i primi squilli importanti a livello Atp, sempre nella penisola iberica e sempre sulla terra, con l’accesso ai main draw dell‘Atp 500 di Barcellona e del Masters 1000 di Madrid.
Qui sono arrivate tre vittorie di prestigio, in Catalogna contro Jaume Munar e alla Caja Magica contro Benoit Paire e, soprattutto, contro il numero 4 del mondo Casper Ruud, per quello che è sicuramente il successo più importante della sua carriera ancora agli inizi. L’ingresso nei 100 e il conseguente best ranking è assicurato.
Alessandro Petrone, coach di Arnaldi assieme a Matteo Civarolo, ha spiegato a Super Tennis i miglioramenti principali che hanno consentito al suo pupillo di crescere così rapidamente e di ottenere risultati così importanti. “Tecnicamente è senza dubbio molto migliorato al servizio, colpo in cui era un po’ più indietro rispetto al resto del suo gioco e sul quale abbiamo focalizzato l’allenamento in fase di preparazione”.
Petrone ha poi raccontato un po’ più nel dettaglio la routine di allenamento di Arnaldi: “Ci alleniamo due volte al giorno, con una sessione più lunga la mattina con un altro giocatore e poi pomeriggio con me per una sessione più breve. Ora abbiamo bisogno di un pochino di riposo. Matteo ha giocato tanto in queste settimane e per questo ha saltato Cagliari. Giocherà gli Internazionali d’Italia nel main draw con la wild card che gli è stata concessa, probabilmente il Challenger di Torino e poi le qualificazioni di Parigi, a meno che non riesca ad entrare direttamente in tabellone al Roland Garros, ma al momento è piuttosto difficile”.
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