Tsitsipas parla del suo GOAT, la reazione del web

Prima o poi tocca e tutti e questa è stata la volta di Stefanos Tsitsipas. Al termine della finale persa con Carlos Alcaraz a Barcellona, il greco ha dichiarato chi, per lui, è il GOAT del tennis mondiale. La reazione del web è arrivata in pochi minuti.

Federer sul tetto del mondo

Tsitsipas, nonostante la seconda finale slam in carriera all’Australian Open e la finale all’Atp500 di Barcellona, non sta vivendo il momento più esaltante della propria carriera. Non sono ancora arrivati titoli in stagione e lo swing sul cemento americano (masters1000 di Indian Wells e Miami) è stato a dir poco disastroso. Ci si aspettava una reazione sulla terra (sua superficie preferita), ma a Montecarlo è arrivata una netta sconfitta con Taylor Fritz (era due volte campione in carica). A Barcellona, finalmente, sono arrivate le prime sensazioni positive, con una finale raggiunta a fatica e poi persa contro l’idolo di casa Alcaraz.

Il greco, al termine della sfida, oltre che parlare del proprio gioco, ha confessato a Marca chi è il GOAT del tennis mondiale.

“Per me il migliore della storia non può essere definito dal numero di titoli, di slam o di vittorie totali. Il GOAT deve essere quel tennista che ha spinto più persone a scendere in campo per cercare di emulare le sue gesta. Qualcuno che abbia ispirato le persone a migliorare le proprie vite, la persona che l’ha fatte divertire di più.

Se ci mettiamo a sommare tutte queste varianti non possiamo che pensare a Roger Federer. Voto lui e subito dopo Rafael Nadal”.

Nessuna menzione per Novak Djokovic e i fan, su Twitter, gli hanno dato ragione per una disamina più che condivisibile.

“Ovvio e vero. Il migliore in ogni sport raramente è il migliore in termini di statistiche. La grandezza non è quantificabile a livello numerico. I fan di Djokovic ti attaccheranno, ma si abitueranno a vivere con commenti come questo”.

“Ben detto, Federer è stata la maggior fonte d’ispirazione e Nadal subito dietro a lui. In ogni caso, non possiamo assolutamente scordarci di quello che ha raggiunto in carriera Djokovic. Sarebbe meglio non parlarne più e lasciare agli addetti ai lavori la parola su questo”.