Monaco, Zverev dopo la sconfitta: troppa pressione, vi spiego perché

Alexander Zverev continua la personalissima altalena di risultati in questo 2023. Dopo l’accenno di reazione avuto nel masters1000 di Montecarlo, il tedesco è uscito sconfitto con Christopher O’Connell (che sfiderà il nostro Flavio Cobolli a partire dalle 11) all’Atp250 di Monaco di Baviera. Il problema? Troppa pressione giocando in casa davanti il proprio pubblico.

Il vortice di emozioni di Sascha

Zverev non sta sicuramente attraversando il periodo migliore della propria carriera. Dopo l’infortunio accusato al Roland Garros e le vicende giudiziarie con l’ex fidanzata, il tedesco non è ancora riuscito a tornare ai suoi livelli. I risultati, come spesso accade, sono lo specchio di quello che sente il finalista allo US Open 2020.

Sascha, infatti, ha perso entrambe le sfide giocate nella United Cup di inizio stagione (contro Jiri Lehecka e Taylor Fritz) e al secondo turno all’Australian Open (contro Michael Mmoh). Poi sono arrivate le sconfitte al terzo turno dell’Atp500 di Rotterdam e al primo all’Atp250 di Doha. All’Atp500 di Dubai, finalmente, il miglior risultato in stagione: semifinale (sconfitto da Andrey Rublev). Nei successivi tre masters1000 (Indian Wells, Miami e Montecarlo), nonostante le uscite di scena rispettivamente al terzo, secondo e di nuovo terzo turno, il gioco di Zverev sembrava tornato ad ingranare. In Germania, però, di nuovo il disastro.

Monaco, Zverev dopo la sconfitta: troppa pressione giocando in casa
Foto Atp Tour

Il tedesco, da netto favorito (non solo per la partita in questione, ma per una vittoria finale), ha perso in due set contro il modesto O’Connell, di certo non uno specialista della terra battuta. Il motivo della sconfitta? La troppa pressione nel torneo di casa vinto già due volte tra 2017 e 2018. Già l’anno scorso, infatti, Sascha aveva perso all’esordio contro il futuro vincitore del torneo Holger Rune.

Negli ultimi anni sto sentendo un incredibile pressione giocando in Germania. Sono troppo nervoso. Non riesco a mettere in campo ciò che sento e provo negli allenamenti.

Quando sono nervoso non gioco forte come vorrei. Mi muovo lentamente e colpisco piano. Si tratta di una combinazione di varie cose. Mi metto pressione da solo, non viene assolutamente dall’esterno”.

C’è da notare, però, che a risultati pessimi a Monaco corrispondono successi al masters1000 di Madrid. Nel 2021 è arrivata la vittoria in Spagna, mentre l’anno scorso la sconfitta in finale contro Carlos Alcaraz. Che non sarà così anche nel 2023?

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