Infortunio Berrettini, parla Santopadre: ecco quando torna. E su Roma…

Vincenzo Santopadre è voluto intervenire, dando aggiornamenti sull’infortunio di Matteo Berrettini. Il coach italiano è stato cauto, parlando delle scarse possibilità di vedere il proprio pupillo impegnato al Foro Italico a partire dalla seconda settimana di maggio.

Incubo senza fine

Dopo un avvio di stagione disastroso, Berrettini sembrava stesse vivendo buone sensazioni al masters1000 di Montecarlo. Finalmente erano arrivate due vittorie consecutive (contro Maxime Cressy e Francisco Cerundolo) e c’erano evidenti segnali di ripresa. Poi, però, di nuovo il buio: ennesimo infortunio muscolare che non gli ha permesso di giocare il terzo turno contro Holger Rune e che lo lascerà fuori dai campi da gioco fino, probabilmente, al Roland Garros (se non oltre).

Sulla condizione di Matteo è intervenuto il suo coach, Santopadre, che ha dato importanti novità sulle tappe per la ripresa dell’attività agonistica dalle colonne della Gazzetta dello Sport.

“Il suo umore, in questo momento, non è dei migliori. Matteo è un ragazzo molto introspettivo, che va in fondo alle cose. Lo scorso anno dopo l’operazione chirurgica rientrò vincendo due tornei di fila. Dopodiché è stato un continuo stop and go. Ora sta pagando un po’ lo scotto.

Partecipazione agli Internazionali a Roma? Al momento è più no che sì. Inutile illudersi. Se poi le cose dovessero procedere più rapidamente del previsto saremo felicissimi di poter giocare. Matteo aveva in programma di esserci a Monaco di Baviera e Madrid, dove ha fatto una finale, qualche anno fa. Sta rosicando, non c’è che dire.

In base a cosa ci dirà il medico, capirà se potrà iniziare fisioterapia, ma bisognerà prima capire come si sta cicatrizzando la lesione È un tipo di infortunio che ha già avuto; quindi, da un lato è più tranquillo perché sa cosa aspettarsi.

La sua conformazione fisica geneticamente lo predispone agli infortuni. Una volta un fisioterapista mi disse: ‘Ho capito! Sono fatti tutti così’. Ovvero gambe sottili e tronco molto sviluppato, solo che con il gioco che ha, Matteo è più esposto a problemi fisici. Ora ci vuole solo tanta pazienza”.