I tornei di Madrid e Roma più lunghi? La risposta piccata dell’ex numero 2
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Casper Ruud è l’unico giocatore a non aver accettato di buon grado l’allungamento a due settimane dei masters1000 di Madrid e Roma (stessa durata dei due masters1000 di Indian Wells e Miami). Il norvegese ha portato un esempio in favore della sua critica.

Il punto di vista di Casper

Ruud è sicuramente una delle delusioni di questa stagione. Prima del successo all’Atp250 di Estoril (ottenuto alla fine della scorsa settimana sul primo torneo della stagione sulla terra battuta europea), il norvegese ha deluso tutti nei tour sul cemento australiano e americano. Il finalista delle scorse edizioni del Roland Garros e dello US Open, però, può sfruttare la stagione sulla terra europea per tornare a tutti gli effetti tra i grandi del tennis mondiale.

Una stagione sulla terra che ha avuto una grandissima novità rispetto alle scorse stagioni: i masters1000 di Madrid e Roma, infatti, avranno un tabellone da 96 partecipanti e si estenderanno per due settimane. Si verrà così a formare una sorte di Double Sunshine europeo dopo quello americano che si svolge in California e Florida tra marzo e aprile.

Nelle conferenze stampa di presentazione degli eventi, tutti gli addetti ai lavori hanno dichiarato di essere estremamente soddisfatti della novità.

Quest’anno avremo finalmente due settimane di competizione e un tabellone principale con 96 giocatori. Stiamo costruendo più campi e il torneo non ha smesso di crescere da quando l’abbiamo lanciato 20 anni fa” (Feliciano Lopez, direttore del torneo).

E’ un’occasione speciale per noi. In 80 anni di storia è la prima volta che Atp e Wta ci permettono di fare due tornei della durata di due settimane con il doppio di giocatori rispetto a quelli a cui eravamo abituati” (Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel).

Di tutt’altro avviso l’ex numero 2 del mondo Ruud. Ecco i motivi (condivisibili) del suo dissenso.

Un giocatore come Schwartzman e Fritz, se perde presto a Madrid, non può giocare un Challenger nella seconda settimana perché è tra i primi dieci giocatori del mondo.

Non può semplicemente tornare in Argentina o negli Stati Uniti; quindi, deve pagare le spese della sua squadra per stare due settimane in Europa”.

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