“Per adesso faccio un bilancio abbastanza positivo. Ho avuto un piccolo calo dopo una buona partenza. Poi ho vinto il Challenger di Tenerife e raggiunto il best ranking. Siamo ancora qua per giocarci la top-100”, ha esordito Matteo Arnaldi ai nostri microfoni quando gli abbiamo chiesto di commentare il suo inizio di stagione.
Il 22enne sanremese è stato eliminato nelle qualificazioni di Indian Wells e Miami, ma in precedenza aveva ben figurato all’Atp 500 di Dubai, dove ha tenuto testa al futuro campione Daniil Medvedev per oltre un’ora.
“L’ho vissuta come una partita normale, anche perché la settimana precedente non ero stato benissimo avendo preso un virus a Doha”, ci ha raccontato l’azzurro. “Sono entrato nella sfida cercando di dare il massimo e di mettermi in gioco”, ha aggiunto.
Certe prestazioni danno grande fiducia e consapevolezza, nonché indicano la strada da seguire. Matteo ha confermato: “Ho fatto una buona partita, riuscendo a esprimere un buon livello. Questo è quello che conta e che devo cercare di fare ogni volta”.
Il numero 116 al mondo fa parte – assieme a Flavio Cobolli, Matteo Gigante, Andrea Pellegrino e altri – di “Back to Next”, agenzia di management di Fabio Fognini. Agenzia tramite la quale l’ex top-10 vuole condividere la sua esperienza con i più giovani restituendogli una parte di tutto ciò che ha imparato in anni e anni di carriera ad altissimi livelli.
“La sua agenzia mi sta aiutando. Con Fogna ho un bel legame, siamo praticamente concittadini e abbiamo lo stesso preparatore. Adesso che ci vediamo di più stiamo portando avanti il nostro rapporto”, ha spiegato Matteo.
Venendo ai prossimi impegni, Arnaldi ha rivelato che tutti i suoi sforzi saranno in direzione main draw del Roland Garros: “Giocherò il torneo casa a Sanremo (Challenger, ndr). Poi forse prenderò una settimana di stop prima di cercare gli ultimi punti per entrare in tabellone principale a Parigi”.
Per raggiungere traguardi importanti serve continuità: “Io e il mio team siamo contenti di queste settimane. Stiamo cercando di trovare costanza a questi livelli, bisogna giocare più partite come quella con Medvedev o Kokkinakis”.
Immancabile il passaggio finale sulle sue ambizioni. “La top-100 è vicina, mentre per fine anno mi sono posto l’obiettivo di entrare in top-50. Ma onestamente sono più concentrato sull’alzare il mio livello che sulla classifica”, ha concluso l’azzurro prima di salutarci.
A cura di Giuseppe Canetti.
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